Biotestamento, blitz della maggioranza “Si applica solo ai malati terminali”

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ROMA – Il biotestamento torna alla Camera ed è subito polemica. La maggioranza ha infatti presentato un nuovo emendamento ancor più restrittivo, scatenando nuove proteste dall’opposizione in una giornata densa. Che alla fine ha visto il governo portarsi a casa il risultato: approvato (277 a 224) il primo articolo che vieta l’eutanasia e l’aiuto al suicidio, tra l’altro già  condannato nel codice penale.
«È una legge truffa, un vero labirinto di divieti, un testo disumano che sottrae alla persona la possibilità  di dire cosa sia compatibile con la propria dignità », puntano il dito Idv e Pd con Bersani che sintetizza: «Ora ho capito, Cicchitto sta decidendo come dovrò morire io». Il testo in approvazione infatti prevede che qualunque sia la volontà  del malato le sue scelte non sono vincolanti, l’ultima parola spetta al medico, e che comunque non possa praticamente mai rinunciare a idratazione e nutrizione.
Altro che libertà  di scelta e di cura, e alleanza tra medico e paziente, l’idea del governo è un’altra, insistono. «Non dobbiamo essere noi a dare o togliere la vita», sottolinea il neosegretario del Pdl Angelino Alfano che plaude al testo in via di approvazione – entro martedì – perché è «un provvedimento che rappresenta la giusta mediazione tra le idee dei laici e dei cattolici». Ecco, questo è il punto dove potrebbe saldarsi l’alleanza con l’Udc voluta dal neosegretario per allargare la maggioranza.
La giornata, che ha visto tra gli altri il medico di Berlusconi Scapagnini reduce da tre mesi di coma dire «voglio essere io a decidere», comincia con la bocciatura a voto segreto di tutti gli emendamenti dell’opposizione. Poi arriva quello presentato dal relatore del ddl, Domenico Di Virgilio (Pdl), su alimentazione e idratazione artificiali. E partono le accuse.
«Limita l’applicazione del testamento biologico solo a malati ultra terminali, con tanto di risonanza magnetica che attesti la mancanza di attività  cerebrale. Così la norma si può applicare solo a una categoria esigua di cittadini e resta contraria alla Costituzione», denuncia l’Idv. Sulla stessa linea il senatore del Pd Ignazio Marino che lo definisce «nuovo trucco per paralizzare la libertà  di medici e pazienti. Scritto così male che si arriva a dire che ad una persona morta possono essere sospese le terapie. Bella scoperta». Il risultato finale di questa legge «sarà  quello di andare contro la costituzione, le leggi e i trattati internazionali. Sarà  richiamato nelle aule di giustizia e porterà  tante persone ad andare all’estero per l’ultima parte della loro vita», sottolinea Rita Bernardini, dei Radicali.
E preoccupazioni arrivano anche dal fronte medico. «Siamo criminalizzati da questo ddl» affermano Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici, che ha chiesto al ministro Fazio di far sapere se nutrizione idratazione siano o meno cure.


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