I responsabili cambiano nome Spunta la parola «popolari»
Stasera i deputati del gruppo che fa da terza gamba al governo — Scilipoti, Razzi, Sardelli…— si riuniranno sotto la guida del presidente Silvano Moffa e domani, in conferenza stampa, terranno a battesimo (per la seconda volta) la loro giovane creatura politica. Volevano chiamarsi «Terzo polo di azione popolare» e scippare il grande centro a Fini, Casini e Rutelli, ma il sogno è naufragato. Qualcuno ha pensato a «Nuovo polo popolare» , ma l’effetto cacofonico non sfugge a Moffa, che da settimane va elaborando variazioni sul tema. «Nuovo Polo per l’Italia» ? Oppure «Azione popolare» ? Questo è il nome che il presidente ha nel cuore, perché così si chiama la sua associazione. Ma i quasi ex «responsabili» , che pure venti giorni fa lo hanno acclamato successore di Luciano Sardelli, non darebbero mai il via libera.
«Il nome non potrà essere troppo caratterizzato da una delle forze del gruppo» avverte Arturo Iannaccone, un piede dentro «Iniziativa responsabile» e l’altro fuori, sulle tracce del grande Sud di Micciché. In autunno il nuovo partito sudista sarà realtà e allora anche Elio Belcastro saluterà Moffa e compagni: «Cancellare i responsabili? Io sono d’accordo. La parola “polo”mi sta bene, ma se Moffa vuole infilarci per forza il termine “popolari”allora no, non mi sta bene. Ci vuole condivisione…» .
A poche ore dal vertice, la «condivisione» ancora non s’è trovata. L’ex presidente Sardelli, deputato scrittore preso in questi giorni dalla stesura del suo secondo romanzo, non ha tempo da perdere con gli scissionisti di Noi Sud: «Vadano pure con Micciché, non ne piangeremo la partenza. Ma se restano con noi, devono stare all’angolo » . La rotta è tracciata. La terza gamba del centrodestra galleggia verso i lidi del Partito popolare europeo e, fosse per Sardelli, il nome sarebbe già scelto: «Popolari per l’Europa» . Ma poiché l’ex presidente è persona di buon carattere darebbe il via libera persino ai «Popolari per l’Italia» , nome caldeggiato dal ministro Saverio Romano, leader dei «Popolari per l’Italia di domani» …
Related Articles
Nel Pdl colombe pronte alla battaglia E il partito ora rischia la scissione
Cicchitto: una decisione così grave andava presa dai gruppi parlamentari
Quando la giustizia è alle dipendenze del governo
La battaglia sulla giustizia è un capitolo importante di una grande mutazione in corso nel nostro Paese che riguarda l’equilibrio delle forze sociali in generale e, per conseguenza, dei poteri dello Stato. Si tratta di un processo comprovabile di erosione dell’eguaglianza economica e di cittadinanza, con dati che mettono in luce l’aumento della povertà e la diseguaglianza tra i cittadini di influire sulle scelte politiche.
Don Virginio Colmegna: Votare Moratti è contro il Vangelo
Pubblichiamo il testo della lettera-appello che il fondatore della Casa della Carità di Milano ha inviato al settimanale “Tempi”.
Sono convinto che ogni scelta amministrativa è soprattutto legata a problemi concreti di gestione del territorio, di sviluppo economico, dove il criterio di valutazione è certamente plurale. Ma credo comunque che uno dei criteri importanti sia anche la cura per le persone con fragilità , le persone povere, le famiglie in difficoltà , l’ospitalità a chi viene da un Paese lontano e chiede di essere accolto.