Volkswagen adesso controlla Man In Germania il maxi-polo dei Tir

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Per aggiudicarsi il secondo posto fra i produttori di camion europei, a pari merito con Volvo e a un’incollatura dal numero uno e acerrimo concorrente Daimler. Per ora «Volkswagen è più che soddisfatta del risultato» raggiunto, ha commentato ieri il numero uno della casa automobilistica tedesca Martin Winterkorn, confermando di essere «più vicini» all’obiettivo di integrazione e di maggiori sinergie tra Man, Scania e Volkswagen. All’inizio di maggio, Volkswagen aveva aumentato la propria quota in Man al 30,5%, facendo scattare l’offerta di pubblico acquisto obbligatoria, nella quale aveva offerto 95 euro per ogni azione ordinaria di Man.
Un’offerta inferiore allora al prezzo di mercato, perché il produttore di Wolfsburg puntava a usare il «trucco» già  utilizzato da Porsche su Volkswagen, contando sul fatto che l’Opa andasse a vuoto, per poter poi aumentare con calma le quote senza dover rispettare le soglie imposte per legge. Invece, il prezzo del titolo in borsa era calato nelle ultime settimane, e Vw si ritrova ora con una maggioranza assoluta che permette di aggiungere Man come undicesimo marchio nel portafoglio del gruppo. A un passo dall’obiettivo strategico perseguito da tempo da Ferdinand Pià«ch, capo controllore di Volkswagen e di Man e grande azionista della Porsche Holding che controlla tutti i marchi del gruppo (e che dovrebbe fondersi con Vw entro quest’anno o al massimo nel 2012).
Tuttavia, prima di procedere all’integrazione dei gruppi, Vw dovrà  attendere, entro la fine di quest’anno, il via libera da parte delle autorità  europee e internazionali (in tutto 20 Paesi) all’alleanza fra i tre produttori di autocarri. Pià«ch conquista l’undicesimo marchio inseguito da tempo, mentre dopo 253 anni di storia Man ha perso l’indipendenza per la quale ha lottato fino all’ultimo.
Ieri, tuttavia, il gruppo di Monaco ha poi ammesso di intravedere delle «chance dall’appartenenza alla famiglia Volkswagen» e di volerle «sfruttare in modo attivo» , perché ora «la cooperazione con Volkswagen e Scania entra in una nuova fase offensiva» . Una nuova fase offensiva alla quale il presidente stratega Pià«ch e il Ceo Martin Winterkorn stanno lavorando da anni, insieme all’obiettivo di battere Toyota nel 2018.
D’altra parte, secondo gli esperti del settore, dopo la ripresa della domanda mondiale per gli autocarri pesanti e leggeri, e la conquista di Man da parte del gruppo di Wolfsburg, ripartirà  in grande stile anche il duello fra Volkswagen e Daimler. Che secondo taluni potrebbe avere riflessi importanti anche su Fiat Industrial, che controlla Iveco. Per questo non è escluso che anche a Torino si segua con grande interesse l’evoluzione del controllo del mercato dei veicoli industriali.


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