Vendola e i Verdi disapprovano ma con i distinguo
Dopo, prendere una posizione su quanto è successo, per i leader della sinistra estrema è tutto tranne che facile. Perché c’erano anche loro fra i protagonisti di questa manifestazione contro l’Alta velocità . Anzi, erano fra i promotori. Alle quattro del pomeriggio il bollettino della questura riferisce di quarantasei feriti fra le forze dell’ordine e cinque fra i manifestanti (in tarda sera i feriti tra i poliziotti arriveranno addirittura a 188).
Il primo che trova il coraggio di parlare è Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. Ha le idee molto chiare: «Condanniamo senza esitazione e con forza gli episodi di violenza, ma vogliamo un’operazione verità su un’impresa che costerà a tutti i cittadini italiani un’enormità : 20 miliardi di euro, ovvero circa la metà della manovra da macelleria sociale, con cui il governo e Tremonti hanno tagliato spesa sociale, pensioni e sanità » .
Erano le quattro e mezza del pomeriggio di ieri quando è uscita la nota del presidente Bonelli. Si è dovuto aspettare almeno tre ore per avere notizie e commenti da Sinistra e libertà di Nichi Vendola, così come dal partito della Rifondazione comunista di Paolo Ferrero. E sono arrivate delle sorprese. Perché Nichi Vendola sceglie una via defilata per esprimere il suo pensiero, la sua pagina su Facebook: «Condanniamo chiunque si sia reso protagonista di atti violenti» , anche se, sottolinea, e molto, il carattere pacifico di una manifestazione fatta di famiglie con bambini e punta «a tenere aperta la discussione con questo popolo che considera l’opera dell’Alta velocità inopportuna» .
Paolo Ferrero, invece, sceglie la strada ordinaria del dispaccio di agenzie, ma non ci pensa minimamente a condannare la violenza. Preferisce esprimere solidarietà a Beppe Grillo che ha definito eroi tutti i manifestanti ed è stato attaccato da più parti, anche da sinistra. «Piena solidarietà a Grillo» , scrive il leader di Rifondazione comunista. E spiega: «Gli attacchi contro di lui sono strumentali e ipocriti. Tutti i politici che lo attaccano sanno benissimo che gli scontri sono causati dalla militarizzazione della vallata decisa dal governo Berlusconi» .
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