Pensioni, alzata di scudi sui tagli alle revisioni

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ROMA — Il blocco della rivalutazione delle pensioni è «inaccettabile» , «iniquo» , «una patrimoniale per i poveri» . Insorge l’opposizione ma intervengono anche i sindacati, a cominciare dalla Cgil che annuncia una mobilitazione. Si fa sentire con forza anche il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, che critica il provvedimento, definito «socialmente ingiusto» . Umberto Bossi invece rassicura: «Le pensioni non si toccano» , dice ai suoi durante un comizio nel bergamasco. «Le pensioni delle donne non si toccano fin dopo il 2030» , aggiunge. Ma la questione resta delicata, come lo stesso Silvio Berlusconi ammette nei colloqui con i suoi: «Mi rendo conto che le misure sulle pensioni possano apparire impopolari. Ma sono necessarie e rappresentano anche un notevole aiuto per le casse dello Stato» . Del resto il complesso della manovra non è stato indolore e si è lavorato fino a tarda sera per le ultime limature prima di inviare il testo al Quirinale. Un testo che non piace a Italia futura, l’associazione di Luca Cordero di Montezemolo: «La manovra è quella che è: il minimo sindacale, con alcune ridicole prese in giro sui costi della politica (dove si annunciano misure puramente simboliche) e una buona quantità  di assegni post datati» . Duro anche il commento del segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «Ai 47 miliardi annunciati non si arriva nemmeno lontanamente. Si scarica il problema sugli enti locali e sui governi futuri» . Se il governatore siciliano Raffaele Lombardo sostiene che «il governo ha messo le mani in tasca al Sud» , il centrista Gianpiero D’Alia lamenta l’assenza di provvedimenti per la famiglia. In difesa del governo interviene Anna Maria Bernini: «La manovra è seria e di prospettica efficienza. La sinistra fa solo commenti a effetto, mai l’interesse del Paese» . Il timore dell’impopolarità  trova un primo riscontro nella base del partito, come dimostra «Spazio azzurro» , il forum online dei sostenitori del Pdl, nel quale emergono molti malumori. Ma anche nella reazione compatta di tutti i sindacati. Compreso Bonanni, che ritiene il blocco della rivalutazione «ingiusto» , perché «rende ancora più vulnerabili quei pensionati che negli ultimi quindici anni hanno già  visto ridursi il potere di acquisto delle loro pensioni» . Per questo Bonanni chiede che «governo e Parlamento intervengano per correggere questa palese iniquità » . In alternativa bisognerebbe, spiega, individuare «nella riduzione dei livelli amministrativi, negli sprechi e nei costi impropri della politica, la copertura necessaria per dare soluzione a un provvedimento ingiusto» . Misure «intollerabili» anche per il segretario della Cgil Vera Lamonica, secondo la quale si tratta di «un provvedimento vessatorio che non intacca le rendite e le grandi ricchezze e picchia duro sui lavoratori e sui pensionati: ci opporremo con forza, anche con la mobilitazione» . Nella maggioranza si fa quadrato intorno a una stretta considerata un male necessario. Per il ministro per le Politiche agricole Saverio Romano, «questa era la migliore delle manovre possibili» . L’obiettivo finale è chiaro, dice: «Abbiamo un problema: evitare che in futuro i nostri figli non abbiano la pensione. È un problema molto serio e il governo, dopo ore di discussione, ha messo a punto una manovra condivisa. Se qualcuno ha proposte migliori, si faccia avanti» . Anche il ministro Gianfranco Rotondi difende il blocco: «Non c’era alternativa e comunque è una riforma molto soft e gradualista. In Francia e Germania ha portato a ben altri sconvolgimenti. Piuttosto farei una riflessione sulla questione del precariato» . Di tutt’altra opinione l’opposizione. Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro Pd, ritiene «inaccettabile un’ulteriore stretta delle pensioni» : «Al tempo del governo Prodi avevamo fatto un intervento redistributivo dall’alto verso il basso. Qui, invece, c’è un intervento pesante che colpisce non le pensioni ricche ma quelle medie» . Per il leader di Sel, Nichi Vendola, la «vicenda del blocco delle pensioni è incredibile: si tratta di una patrimoniale sui poveri» . Parole simili a quelle di Felice Belisario, capogruppo dell’Idv alla Camera: «Si parlava di rigore contro i privilegiati, ma evidentemente il governo è stato frainteso: questo blocco è un insulto per 13 milioni di pensionati» . Non sono più teneri i centristi. Per Gian Luca Galletti, deputato Udc, «si colpiscono i soliti noti» . Nino Lo Presti, Futuro e libertà , vaticina conseguenze nefande: «È una misura che andrà  a gravare sulle piccole pensioni e che allargherà  il divario tra ricchi e poveri» .


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