Morto dopo il controllo Indagati quattro poliziotti

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MILANO — Ai quattro agenti che hanno bloccato l’altra sera Michele Ferrulli in via Varsavia, accanto all’Ortomercato, sono stati notificati gli avvisi di garanzia. «Un atto dovuto» , in vista dell’autopsia che dovrebbe svolgersi martedì. Sarà  infatti l’esame autoptico a stabilire se Michele Ferrulli, 51 anni, è morto per le percosse subite o se il suo cuore già  malato ha cessato di battere a causa di un infarto. L’autopsia dovrà  chiarire se sul corpo ci sono lesioni compatibili con un pestaggio.
La famiglia accusa: «Picchiato dalla polizia. È morto per le brutali percosse subite» . Mentre in questura ribadiscono di essere «sereni» , e di muoversi in modo «chiaro, per bene e trasparente» . «Non abbiamo nessun interesse — ha spiegato il vice questore Girolamo Fabiano — a coprire nulla e diamo massima collaborazione alla magistratura che si sta muovendo con estremo equilibrio per risalire alla verità » .
 Il reato per cui i quattro agenti sono stati iscritti nel registro degli indagati è omicidio preterintenzionale, dopo che venerdì il pm Gaetano Ruta aveva aperto l’inchiesta a «carico di ignoti» . Ieri, il magistrato ha ascoltato un altro testimone che ha assistito all’episodio. La persona era presente in via Varsavia, quando Michele Ferrulli è stato ammanettato e poi si è sentito male. Il magistrato ha anche analizzato il video realizzato con un telefonino da un passante, che mostra l’intera sequenza del fermo.
Il filmato, consegnato venerdì al pm dall’avvocato della famiglia, Fiaba Chiara Lovati, è una copia resa più nitida dai tecnici di Mediaset, a cui il legale aveva ceduto le immagini. Si sono anche visionati i fotogrammi di una telecamera della farmacia di zona che, secondo la polizia, «non ha portato elementi nuovi e quindi non dice nulla di diverso da quanto già  è emerso» . Quindi si fa un po’ il punto su quanto è accaduto la sera di giovedì scorso, quando alcuni inquilini della zona hanno chiamato sul centralino del 113, perché per strada c’erano persone, forse ubriache, che urlavano e facevano un gran chiasso. «Siamo intervenuti— continua il vice questore — su chiamata, per disturbo alla quiete pubblica. E siamo stati costretti, di fronte a un atteggiamento ostile di Michele Ferrulli, a intervenire per portare la situazione nella norma» .
 Il numero due della questura ha inoltre espresso dispiacere per quanto è successo. «Come è naturale— ha detto — di fronte alla morte di un uomo, c’è dolore. Ci siamo anche resi disponibili ad un incontro con i familiari della vittima, ma non hanno accettato» .
Sereno anche il legale dei quattro poliziotti, Massimo Pellicciotta, che in relazione alla vicenda si è limitato ad affermare: «Esaminata la documentazione disponibile, appare evidente l’estraneità  dei miei assistiti da qualsiasi ipotesi di reato» .


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