L’Europa taglia i viveri ai più deboli

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Nel 2012, dunque, il sostegno economico alle associazioni dell’Unione europea che regalano viveri ai più poveri verrà  tagliato drasticamente e passerà  da 500 a 113 milioni di euro. La decisione di Bruxelles è la conseguenza diretta di una sentenza giuridica.

L’idea di un sistema di solidarietà  in grado di ridistribuire i surplus agricoli sotto forma di aiuti alimentari ai meno abbienti è stata messa a punto, era l’inverno 1986-1987, da Jacques Delors, allora presidente della Commissione europea. Tuttavia, dopo una decina d’anni, i surplus sono calati e si è scelto di ricorrere a una diversa forma di assistenza: l’1 per cento del volume economico della Pac (la Politica agricola comune), ovvero 500 milioni di euro, sarebbe stato dedicato a finanziare il Programma europeo di aiuto alimentare ai meno abbienti  (Pead). Alcuni paesi come la Germania e la Svezia hanno fatto però ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione europea, sostenendo che questo tipo di finanziamento costituisce un aiuto puramente sociale senza alcun legame con la politica agricola“, spiega Le Soir.

Il 12 aprile la Corte ha dato loro ragione, cancellando il trasferimento di parte del budget della Pac alle associazioni di volontariato incaricate di distribuire derrate alimentari ai più poveri. La Commissione non ha fatto appello. Secondo l’ultima analisi dell’impatto del Pead, nel 2006 più di 13 milioni di persone in Europa hanno beneficiato del programma. In quell’anno, nell’Ue a 25 stati membri, le persone minacciate dalla povertà  alimentare erano circa 43 milioni.


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