Dopo Bologna la festa continua in un’altra Milano
La missione è quella di riportare sulla scena il lavoro proprio nella città del lavoro. Il momento è più che mai propizio. Milano ha appena cambiato pelle e uno dei simboli della svolta è proprio la presenza di Pisapia alla serata inaugurale della tre giorni metalmeccanica in programma al Carroponte di Sesto San Giovanni. «L’uscita dalla crisi – ha spiegato Landini – richiede un modo di discutere e costruire le idee insieme, c’è bisogno di un coordinamento delle forze sociali, ma anche fra le istituzioni. Non se ne può uscire solo sperando che a Roma ci sia qualcuno che ha capito. C’è bisogno di interventi che ricostruiscano la partecipazione del territorio. E l’elezione di Pisapia mi sembra sia il frutto di una nuova domanda di partecipazione dal basso con cui tutte le organizzazioni di massa devono mettersi in sintonia».
Ieri il neo sindaco ha condiviso il palco con Sergio Cofferati, il magistrato Francesco Greco e il direttore de Il Fatto Antonio Padellaro per discutere di legalità e lavoro. «C’è un filo rosso che continua da Bologna a Milano – spiega Landini – e che proseguirà anche nelle prossime iniziative in programma in Sicilia, Piemonte, Veneto e Pomigliano. Parliamo di legalità perché ormai un pezzo dell’economia è in mano all’illegalità ». Significa metterE in luce il legame tra precarietà , lavoro nero, catene di subappalti e infiltrazioni mafiose, ma anche discutere e denunciare i tentativi di aggirare la legge. Fiat docet. Non a caso la Fiom sempre PIù spesso deve rivolgersi a tribunali che le danno ragione mentre aziende, Confindustria e governo le studiano tutte per inventarsi ben altre leggi.
Oggi al Carroponte si comincia di buon mattino. Dalle 10,30 alle 17,30 è in programma un’assemblea fiume con tutte le realtà , i movimenti e le associazioni che continuano il percorso di confronto e appoggio ai metalmeccanici iniziato nella manifestazione di Roma del 16 ottobre. Una rete contro la crisi che parla del lavoro come bene comune e descrive un legame strettissimo tra economia e ambientalismo, sindacato e quella cittadinanza attiva protagonista della vittoria referendaria, ma anche tra lavoratori più o meno garanti, i precari e gli studenti. In serata si parla proprio di precarietà e diritti con Tito Boeri, Corradino Mineo e Gianni Rinaldini. Domani invece il segretario Landini parlerà di modello sociale e sostenibilità con Cecilia Strada, Vauro, Guido Viale, Luca Telese e il nostro Loris Campetti.
Sono temi cruciali e maledettamente seri, ma questa tre giorni è soprattutto una festa in uno dei luoghi simbolo della mitica era industriale dell’ex Stalingrado d’Italia Sesto San Giovanni. Ma oggi rappresenta la nuova città . Il Carroponte è un enorme struttura all’aperto trasformata dall’Arci in uno degli spazi più suggestivi, particolari e vivi di Milano. Un luogo storico con un nome che parla anche di vicende vicine nel tempo: ricordate gli operi dell’Innse su un altro carroponte? Fu una vittoria che segnò una svolta quando a Milano tirava tutta un’altra aria. Se il vento sta cambiando è anche grazie a tante lotte coraggiose come quella.
E allora festeggiamo. I primi a suonare ieri sono stati i Modena City Ramblers, questa sera tocca ai Punkreas, domani chiudono i Vallanzaska. Perché va bene riportare l’attenzione sul lavoro, ma ci vogliamo anche divertire. Auguri Fiom.
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