Ungheria, dormire all’aperto rischia di diventare reato

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ROMA – Una proposta di legge criminalizza i senza dimora, “colpevoli di dormire all’addiaccio”: pena una multa di 600 euro o il carcere per chi può a pagare. La denuncia è della Feantsa, la federazione europea che riunisce le associazioni che si poccupano di homeless, che parla di “misure crudeli, perché puniscono i più vulnerabili”. “Questa proposta è l’ultimo passo verso quello che può essere considerato solo un attacco ai senzatetto che vivono in Ungheria”, accusa l’organizzazione secondo cui queste misure risultano “inefficaci” perché finiscono per rendere le persone senza dimora invisibili, senza offrire “reali soluzioni”. ”L’emendamento proposto è inoltre in contrasto con principi costituzionali ungheresi e internazionali sui diritti umani. – prosegue la nota – Multe salate, per non parlare della possibilità  di una pena detentiva, sono manifestamente sproporzionate rispetto al reato che si cerca di sanzionare. Sono disumane e violano i diritti delle persone vulnerabili”.

I sostenitori del proposta sostengono che si tratta di un provvedimento “dissuasivo”, ma questo commenta la federazione “è molto cinico e ignora il fatto che i senzatetto sono spesso obbligati a utilizzare lo spazio pubblico per sopravvivere per la mancanza di servizi, soprattutto quelli delle loro esigenze”. La proposta secondo Feantsa invece “sottrae la questione alle politiche sociali” e costituisce anche “una negazione della responsabilità  dello Stato”. La strada maestra invece è quella “di migliorare i servizi, incrementare l’edilizia sociale e migliorare l’assistenza abitativa”,  sviluppando un approccio a lungo termine. Una strategia più umana, è più efficace.


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