Le “trame” degli scrittori contro la mafia
«Con la nostra iniziativa vogliamo far crollare il muro di omertà , convinti che la forza delle parole e delle azioni possa scuotere le coscienze», spiega Lirio Abbate, direttore del festival e giornalista dell’Espresso. «Lamezia» continua Abbate «vuole essere il punto di partenza da dove far partire la rivoluzione contro la ‘ndrangheta».
Una rivoluzione sostenuta anche dall’Associazione italiana editori e affidata alle testimonianze e ai libri. Si inizia domani con gli interventi, tra gli altri, di Don Luigi Ciotti, Francesco Barbagallo (Storia della camorra), Pietro Grasso (Per non morire di mafia) e Nando dalla Chiesa (Contro la mafia). Seguiranno durante la settimana gli incontri con Marcelle Padovani, Gianni Barbacetto, Gianluigi De Feo, David Lane, Peter Gomez, e con alcuni magistrati, da Pietro Grasso a Antonio Ingroia, da Gian Carlo Caselli a Nicola Gratteri. Interverrà anche Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978. «E’ questa la nostra strategia di opposizione alla ‘ndrangheta», dice Tano Grasso, assessore alla cultura di Lamezia Terme. Le trame della cultura contro le trame delle mafie.
Related Articles
L’onore delle brigantesse
Le due parole fatali, «guerra civile», compaiono già all’inizio della storia dedicata da Giordano Bruno Guerri alle lotte e agli amori delle brigantesse nel Sud.
Dialoghi fra tre lingue nei testi di Amelia Rosselli