Sicilia, “minori e donne assoldati dai caporali appena sbarcati”

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ROMA – Tra coloro che sbarcano sulle coste di Lampedusa e della Sicilia, ci sono anche minori e donne: “Molti sono stati già  assoldati dai caporali per la raccolta nel Sud della sicilia: i ragazzini, essendo minuti e bassi, entrano più facilmente nelle serre-tunnel del ragusano alte 80 centimetri. “Una delle donne, eritrea, è stata violentata dai compagni di raccolta nell”accampamento’ dove dormivano ed è ritornata in condizioni sconvolgenti: è stato necessario un trattamento sanitario obbligatorio”. Lo riferisce Elvira Iovino, una dei coordinatori del Centro Astalli di Catania, che insieme alla sede di Palermo presidia l’isola siciliana come costola del Servizio dei gesuiti per i rifugiati.

“Le poche donne sono silenziosissime, molto chiuse e provate: in tante sono totalmente analfabete, specialmente le più adulte. In città  sono sorte come funghi case di ospitalità  per donne con minori, minori non accompagnati…”, riferisce Elvira, spiegando che i minorenni fuggono molto di frequente: “Alcuni minori sono stati ospitati dal privato sociale e sono ancora molto scalpitanti, se non sono già  scappati: so che danno molti problemi agli operatori e che mordono il freno sempre più insistentemente. Alcune ragazze subsahariane, minorenni, sono scappate a loro volta e hanno fatto perdere le tracce”.

L’associazione è inoltre centro organizzativo di invio, ospitalità  e coordinamento nell’ambito del Programma gioventù in azione – Servizio Volontario Europeo e punto di informazione della Rete Nirva – Rimpatrio volontario assistito. Lo scorso anno invece – se si eccettuano i beneficiari provenienti dai Paesi diventati ormai comunitari (Romania, Bulgaria, Polonia), che rappresentano il 44% del totale – gli utenti del Centro Astalli Catania erano soprattutto originari dello Sri Lanka (quasi il 15%), delle Mauritius (10%) e del Marocco (6,5%).

Inoltre nel 2010 sono state rilasciate 400 nuove tessere: la nazionalità  maggiormente rappresentata è quella mauriziana, ma il Centro ha visto la presenza di molti giovani uomini, prevalentemente richiedenti asilo o diniegati, provenienti dall’Africa sub-sahariana e in particolare dal Mali, dal Ghana, dalla Costa D’Avorio, dalla Guinea. Rispetto agli anni precedenti si registra, inoltre, un aumento della presenza di giovani afghani titolari dello status di protezione umanitaria o sussidiaria, mentre sono solo donne le persone che arrivano da Paesi come Russia e Ucraina (6,5%). (lab)

 

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