Web libero, in scena la controrelazione

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ROMA – L’Italia – dice il garante Calabrò – ha due primati: poche persone navigano in Rete (rispetto agli altri Paesi) e tante lo fanno per scaricare (illegalmente) film o canzoni. Per arginare i pirati, il Garante prepara delle regole a protezione dei diritti degli autori. Norme che vengono già  dibattute – dice lo stesso Calabrò con una qualche vanità  – tra gli studiosi e gli esperti di Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
Ma la strada di questo provvedimento – ancora sotto forma di progetto – non sarà  tutta in discesa. Per contrastare le nuove regole, considerate liberticide, sei soggetti hanno organizzato una conferenza sul tema. Sono Adiconsum, Agorà  Digitale, Altroconsumo, Assonet Confesercenti, Assoprovider Confcommercio e lo Studio Legale Sarzana che si sono riuniti nello stesso giorno e alla stessa ora della relazione del Garante, proponendo quasi una controrelazione e un loro Libro Bianco sul copyright. Le associazioni protestano perché l’attuale bozza della delibera prevede che i contenuti multimediali su Internet (film, musica) potranno essere cancellati dall’Autorità , su richiesta dei titolari dei diritti d’autore, senza il ricorso al giudice. Il Libro Bianco inoltre raccoglie studi internazionali, secondo cui la pirateria non danneggia il mercato. Chi scarica file pirata comprerebbe musica e film non meno degli altri utenti.
Controrelazione e Libro Bianco hanno attirato l’interesse di Nicola D’Angelo, il componente del Garante più sensibile al tema della libertà  della Rete: «Su questo fronte – dice – la situazione si è aggravata in Italia negli ultimi mesi. Al di là  del lavoro del Garante, si sta tentando di ingabbiare Internet dentro regole tutte televisive«. D’Angelo chiede anche che sia il Parlamento e non l’Autorità  a creare nuove norme in materia.
Nelle scorse settimane, D’Angelo è stato rimosso dal ruolo di relatore – cioè di estensore – della delibera sulla pirateria. Era il solo consigliere a criticarne l’impianto.

 


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