Addio alle centrali atomiche si punta sulle rinnovabili e in Borsa volano i titoli verdi
Una scelta talmente netta da indurre il premier Silvio Berlusconi a dire: «Dovremo impegnarci fortemente sul settore delle energie rinnovabili». E da far cambiare gli umori della Borsa. I titoli delle società italiane che operano nelle rinnovabili sono stati i migliori a Piazza Affari: trainate dal leader di settore Enel Green Power (che ha chiuso in rialzo dell’1,34% dopo aver guadagnato oltre il 3%), gli acquisti si sono concentrati anche su aziende a minor capitalizzazione, che hanno registrato aumenti tra il 6 e il 16 per cento.
Per paradosso, Enel è stato proprio la società che più di tutte ha spinto per il ritorno del nucleare in Italia, sposando il piano del governo per la realizzazione di almeno quattro nuove centrali, per un costo stimato in 20 miliardi di euro. Ma negli ultimi tre anni, da quando è partito il progetto, non sono stati nemmeno resi nemmeno noti i siti dove costruirle. E ora, viste anche le recenti difficoltà al potenziamento delle centrali a carbone, gli industriali della green economy sono già pronti a incontrare il governo per il rilancio del settore.
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