Un altro morto all’Opg di Aversa, “smarrito il diritto alla salute”

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ROMA – Quello di ieri è il sesto decesso all’ospedale psichiatrico di Anversa. L’uomo di 39 anni era stato ricoverato per una sospetta setticemia. “Nel corso di quest’anno – denuncia Dario Stefano Dell’Aquila, portavoce di Antigone  Campania  – tre  internati  si sono tolti la vita suicidandosi, uno è morto per soffocamento e due sono morti per malattia”. “A questo punto – prosegue – è evidente che  quello di Aversa costituisce un caso di assoluta gravità  per il quale chiediamo  tanto all’amministrazione penitenziaria quanto al servizio sanitario regionale interventi immediati  per garantire livelli essenziali di assistenza  sanitaria” Al momento sono circa 300 gli internati.

Per il presidente della Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale. Ignazio Marino, è stato “smarrito diritto alla salute”. “In strutture come gli ospedali psichiatrici giudiziari – sottolinea – gli internati non sono pazienti: manca tutto, la cura e l’assistenza sono state spazzate via dalla mancanza di risorse, a cui è seguito un inaccettabile degrado. Questa è la verità  che emerge ancora una volta oggi dopo il decesso di un internato ad Aversa”. Marino ha fatto sapere di aver chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di ottenere al più presto la cartella clinica e tutta la documentazione utile a “identificare il livello di intensità  di cure che sono state offerte al paziente internato sin dall’inizio della malattia”.  

Marino ha ribadito poi la necessita di arrivare al superamento di queste strutture e ha annunciato per questo che la Commissione ha organizzato giovedì 9 giugno il primo convegno nazionale dedicato interamente a questo tema, che coinvolgerà  operatori e direttori degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ex internati, i rappresentanti dei Dipartimenti di Salute Mentale, i magistrati di sorveglianza, alcune associazioni e comunità  che operano sul territorio, il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.  © Copyright Redattore Social


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