Vendite auto, Fiat ritrova il segno positivo

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TORINO – Per la prima volta dopo tredici mesi consecutivi in rosso il mercato italiano dell’auto torna a crescere e con esso anche la Fiat che in percentuale guadagna di più dopo un purgatorio che nel suo caso si protraeva da ben sedici mesi. E’ accaduto in maggio e, nella lettura del Lingotto, questo significa che, con i nuovi modelli, è cominciata la fase di risalita annunciata da Sergio Marchionne per la seconda metà  del 2011. Un segnale interessante, mentre il ceo di Fiat e Chrysler è in America per perfezionare la restituzione dei prestiti ai governo Usa e del Canada, nello stesso giorno in cui dalla Russia si apprende che il gruppo torinese investirà  1,1 miliardi di dollari per la realizzazione nel paese di Putin di due stabilimenti. L’immatricolazione di 170 mila vetture in maggio non è un risultato strepitoso ma è indicativo di una tendenza che, senza cancellare le preoccupazioni, potrebbe col tempo rivelarsi importante per Fiat. Il gruppo torinese con 51 mila vetture vendute contro le 49 mila del maggio 2010 torna a crescere e si riporta a una quota di mercato del 30,1 contro il 29,8 di maggio e il 28,7 di aprile. A fare la differenza sono stati soprattutto i marchi Alfa Romeo e Lancia a riprova del fatto che i nuovi modelli sono determinanti. L’Alfa, per merito della nuova Giulietta, ha venduto oltre 6 mila vetture con una crescita del 43,9% sul maggio dello scorso anno e una quota del 3,6% contro 2,6 di un anno fa. La Lancia con 8 mila 500 vetture ha fatto registrare un aumento dell’8,9% e ha portato la sua quota dal 4,7 al 5% (da ieri sono attive in Europa due reti di vendita Lancia-Chrysler e Jeep).

Il marchio della casa madre, dopo la fine degli incentivi e l’uscita dalla gamma di modelli come Croma, Multipla, Ulysse, 600 e Punto Classic, ha accusato ancora una lieve flessione dello 0,8% in attesa degli effetti del modello Freemont appena entrato in commercio e della nuova Panda di Pomigliano. Meno buone per Torino le notizie dalla Francia dove Fiat anche in maggio ha continuato a soffrire mentre hanno guadagnato i suoi diretti avversari.
Ma le maggiori novità  per quanto riguarda Fiat arrivano dall’estero. In America il consigliere di Obama per il settore dell’auto, Ron Bloom, ha detto che il governo Usa si è impegnato a cedere a Fiat il 6% di Chrysler ancora in suo possesso. A conferma di una scelta che il segretario del Tesoro Timoty Geithner. In Russia i torinesi sono pronti ad avviare il progetto annunciato da Marchionne in marzo per la produzione di 300 mila vetture all’anno in due distinte fabbriche.

 


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