Armi di distrazione di massa
Mai la Siria ha disturbato i sonni dei soldati israeliani lungo quel confine, mai una volta nella storia del governo dittatoriale degli Assad. Oggi invece, pressata dalla fastidiosa idea di aver massacrato 800 arabi siriani e di averne fatti sparire 10mila, il regime sedicente “nazionalista arabo” ha pensato bene di seguitare a strumentalizzare le sofferenze dei palestinesi, mandandone un po’ a morire al fronte. Almeno sarebbe arrivata qualche critica da Israele e questo secondo gli strateghi del piccolo Bashar avrebbe aiutato il regime a ritrovare un po’ di fiato. Nel disprezzo più assoluto che hanno sempre dimostrato per la vita umana, per il benessere dei siriani e per la questione palestinese, gli uomini del regime degli Assad non hanno sorpreso proprio nessuno. Nè il fatto che incidenti del genere si siano verificati anche lungo confine libanese controllato dai loro alleati di Hezollah può sorprendere. Il partito di Dio è attivamente impegnato nella repressione dell’insurrezione contro Assad, figurarsi se negavano al loro amico il piacere di far morire un po’ di gente per rifarsi il look e distrarre qualcuno disposto ad abboccare.
Related Articles
Catalogna. L’amnistia è legge, gli indipendentisti esultano
Il governo socialista trova una soluzione politica all’annoso conflitto. Ma la destra si oppone e la magistratura rema contro. Ora i giudici di destra proveranno a bloccarne l’applicazione per Puigdemont
L’Argentina mostra i muscoli ai nuovi conquistadores
Dalle Falklands agli espropri, il risveglio nazionalista
Presidenziali in Ucraina, il comico Zelensky vince grazie agli under 30
Con il 30,2% di consensi al primo turno stacca gli avversari: Poroshenko fermo al 15,9%, Timoshenko al 13,3%. A Putin manda un messaggio: «Sarebbe l’ora di ridarci la Crimea e il Donbass»