La mappa degli attentati di al Qaida

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Il primo attacco terroristico riconducibile alla rete terroristica che si diede il nome di al Qaida risale a oltre diciotto anni fa. Nella sera del 29 dicembre del 1992 un gruppo di terroristi fece esplodere una bomba in un hotel di Aden, nello Yemen, con l’obiettivo di colpire alcuni soldati statunitensi in viaggio verso la Somalia. L’attentato causò la morte di due turisti australiani e fu rivendicato anni dopo da Osama bin Laden.

Non è semplice definire puntualmente l’attività  di al Qaida, anche dopo anni di rivendicazioni e inchieste: semplificazioni giornalistiche hanno diffuso una superficiale immagine di banda terroristica articolata e organizzata, quando molte iniziative che sono state associate al suo nome avevano a che fare con un esteso e spesso sconnesso e sfrangiato network di gruppi diversi, che condividono più un progetto e un delirio che una struttura. Questa ricostruzione fa i conti con questa difficoltà  ed elenca i maggiori attentati che sono stati credibilmente rivendicati da parti di questo network.

L’attentato con il maggior numero di morti organizzato da al Qaida è quello dell’11 settembre contro gli Stati Uniti. La distruzione delle Torri Gemelle, l’attacco contro il Pentagono con tre voli di linea dirottati e un quarto aeroplano precipitato in Pennsylvania hanno ucciso oltre tremila persone, ferendone almeno il doppio.
L’attentato più recente e riconducibile ad al Qaida risale al 2008. I terroristi organizzarono un attentato dinamitardo presso l’ambasciata della Danimarca in Pakistan il 2 giugno. Un’autobomba uccise sei persone.

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