Immigrati, l’Ue boccia ancora l’Italia “La Francia ha il diritto di bloccare i treni”

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BRUXELLES – La Francia era «nel suo diritto» quando domenica ha sospeso temporaneamente i treni provenienti dall’Italia al valico di Ventimiglia. La sentenza della Commissione europea arriva come l’ennesima doccia fredda per il governo Berlusconi-Maroni e la sua gestione degli immigrati irregolari, ai quali le autorità  italiane hanno dato un permesso temporaneo per favorire il loro espatrio Oltralpe. Intanto altri Paesi hanno istituito o si preparano ad istituire controlli sui viaggiatori provenienti dall’Italia. La Farnesina aveva «protestato fermamente» contro il governo francese per la decisione di bloccare alla frontiera alcuni treni provenienti dall’Italia, tra cui uno carico di tunisini irregolari e di manifestanti. Ma evidentemente il governo di Roma sapeva di avere torto, tanto è vero che alla Commissione non è mai arrivata nessuna denuncia italiana di violazioni dei protocolli di Schengen da parte della Francia. A Bruxelles è arrivata invece puntualmente in mattinata una lettera da Parigi, che segnala il provvedimento «temporaneo», e lo giustifica con ragioni di ordine pubblico. E così ieri la commissaria europea responsabile per gli affari Interni e per le questioni dell’immigrazione, Cecilia Malmstrom, ha spiegato che il governo francese ha esercitato un diritto che gli viene riconosciuto dalle regole europee sulla libera circolazione alle frontiere. La Commissaria ha anche ricordato che i barconi carichi di gente proveniente dal Nord Africa, «non possono essere respinti in mare», come avrebbero voluto alcuni esponenti leghisti e come aveva suggerito lo stesso primo ministro francese Francois Fillon. Le regole europee in materia sono abbastanza chiare. Chi arriva deve essere aiutato in mare e accolto a terra. Se si tratta di un immigrato irregolare deve essere rispedito nel Paese di provenienza. Se invece è un profugo a cui viene riconosciuto il diritto di chiedere asilo, deve essere ospitato fino a che le autorità  competenti non si siano pronunciate sulla sua richiesta di asilo. Il fatto che il governo italiano abbia dato permessi di soggiorno temporaneo a immigrati irregolari per facilitare il loro espatrio verso altri Paesi europei, come pure è suo diritto fare, ha suscitato l’irritazione dei nostri partner europei che hanno definito il provvedimento «contrario allo spirito di Schengen». L’ex ministra della giustizia francese Rachida Dati, ora parlamentare europeo, ha espresso una critica molto dura verso l’Italia dicendo che il permesso temporaneo «è un segnale di incoraggiamento mandato alle mafie, alla criminalità  e ai trafficanti di esseri umani». Ieri intanto, sulla scia della Francia, anche il Belgio ha comunicato di aver instaurato controlli «sporadici» agli aeroporti sui voli provenienti dall’Italia per bloccare eventuali irregolari tunisini provvisti di un permesso temporaneo rilasciato dal governo italiano. In applicazione delle regole di Schengen, chi arriva in Belgio dovrà  avere il passaporto in ordine e dimostrare di potersi mantenere per la durata del soggiorno disponendo di almeno sessanta euro al giorno per il proprio sostentamento. I controlli vengono effettuati all’uscita dell’aereo e chi non avrà  i requisiti non potrà  sbarcare sul suolo belga. Anche l’Austria ha fatto sapere di avere in preparazione controlli non sistematici alle frontiere con l’Italia. «Trecento o forse anche meno simpatizzanti no global che inscenano una protesta non sono un grandissimo problema di ordine pubblico», ha dichiarato ieri il ministro degli esteri Franco Frattini. La Farnesina ha anche respinto le critiche di quanti osservano come l’Italia sia isolata in Europa sulla questione immigrazione. Ma il ministro degli Interni francese, Claude Guéant non sembra convinto. «Non vogliamo tensioni con l’Italia», ha detto. «Ma la Francia rispetta la lettera e lo spirito degli accordi di Schengen, secondo cui tocca al Paese di ingresso il compito di gestire i migranti».


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