«Il presidente deve presentarsi al Congresso prima di lanciare un attacco e coinvolgerci in un altro conflitto in Medio Oriente – ha confermato sempre su X il deputato liberal Ro Khanna – Questo è l’articolo I della Costituzione. Lo difenderò, indipendentemente dal fatto che alla Casa Bianca ci sia un democratico o un repubblicano». La socialista Ilhan Omar ha ripubblicato il messaggio di Khanna, ma il dissenso non è arrivato solo dall’ala più a sinistra del partito. Anche il deputato Mark Pocan, che non si può definire un socialista, ha chiesto alla Casa Bianca di collaborare con il Congresso prima di continuare gli attacchi: «Gli Stati uniti non possono rischiare di rimanere invischiati in un altro conflitto decennale senza l’autorizzazione del Congresso», ha scritto Pocan.
Le critiche sono arrivate anche dai repubblicani. Il senatore Gop dello Utah Mike Lee ha risposto al post di Khanna per concordare con lui, sottolineando che «la Costituzione conta, indipendentemente dall’affiliazione al partito». Anche il deputato Thomas Massie ha elogiato i «principi» di Khanna in un post su X, e il deputato texano Chip Roy ha affermato che, anche se personalmente vede in modo favorevole un attacco allo Yemen, si chiede perché la decisione non sia stata presa dal Congresso.
Mentre per tutto il partito democratico un attacco senza l’approvazione del Congresso è comunque una mossa inaccettabile, alcuni repubblicani hanno speso termini di elogio.
Il leader Gop al Senato Mitch McConnell ha dichiarato di aver accolto con favore la notizia degli attacchi statunitensi, e che l’uso della forza é anzi «in ritardo». «Spero che queste operazioni segnino un cambiamento duraturo nell’approccio dell’amministrazione Biden nei confronti dell’Iran e dei suoi delegati», ha affermato McConnell.
Se per il Gop la guerra in Medio Oriente va sostenuta, diverso è il discorso per l’Ucraina, per cui l’assistenza americana nella guerra di Kiev contro la Russia «si è interrotta», come ha confermato il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, dopo l’esaurimento dei fondi stanziati dal Congresso, in quanto i Rep, per approvare un nuovo pacchetto di aiuti, lo vogliono legare a nuove misure di sicurezza al confine con il Messico.
* Fonte/autore: Marina Catucci, il manifesto