Francia. Arrestato sindacalista, aveva scritto: «Israele stato coloniale»
Jean-Paul Delescaut, segretario generale della Cgt Nord è stato arrestato e condotto nel commissariato di Lille, accusato di «apologia di terrorismo» e «incitamento all’odio» tramite una «pubblicazione online»
PARIGI. Alle 6 del mattino di ieri una decina di poliziotti armati si sono presentati a Valenciennes al domicilio del sindacalista Jean-Paul Delescaut, il segretario generale della Cgt Nord (il dipartimento di Lille). Dopo averlo arrestato e condotto nel commissariato di Lille, insieme a un’altra responsabile sindacale, le autorità lo hanno informato che la procura ha aperto nei suoi confronti un procedimento per «apologia di terrorismo» e «incitamento all’odio» commessi tramite una «pubblicazione online», secondo il giornale francese 20 minutes.
Secondo i media locali, all’origine dell’arresto ci sarebbe un comunicato di una pagina pubblicato dalla sezione regionale della Cgt il 10 ottobre, nel quale quest’ultima «apporta tutto il proprio sostegno al popolo palestinese in lotta contro lo stato coloniale d’Israele».
Nel testo, un appello per una manifestazione che si sarebbe dovuta svolgere due giorni dopo (poi vietata), si denunciano che «gli orrori dell’occupazione illegale si sono accumulati» e si condanna la «propaganda mediatica» che scambia scandalosamente le conseguenze con le cause» presentando «gli occupati come dei terroristi e l’occupante come vittima».
Le frasi hanno scatenato l’ira del prefetto, che ha sollecitato l’immediato intervento della procura. Dopo un pomeriggio in commissariato, i due arrestati sono stati rilasciati, sotto l’applauso dei militanti accorsi a manifestare davanti alla caserma. Il gesto, tuttavia, ha scatenato l’indignazione del sindacato, per il quale «il sostegno al popolo palestinese non può essere così volgarmente criminalizzato», si legge in un comunicato confederale nel quale si richiede la «liberazione immediata» dei due fermati.
* Fonte/autore: Filippo Ortona, il manifesto
Related Articles
Torna lo spettro di Abu Ghraib
IRAQ/USA Per la prima volta risarcite, da un’agenzia di contractors, 71 vittime del carcere
Silenzio sulle responsabilità dell’esercito americano. La Engility Holdings forniva alle truppe Usa «traduttori», in realtà impegnati nei «peggiori abusi», denuncia il Center for constitutional rights
Così la Cina reprime gli avvocati dei diritti umani
Ni Yulan è un’avvocata dei diritti umani. Ha 49 anni ed è costretta su una sedia a rotelle a causa delle torture subite dalla polizia cinese. La sua colpa è occuparsi di casi scomodi che non piacciono al governo di Pechino.
Egitto, scontri e rabbia degli ultrà «Lo Stato uccide a sangue freddo»
Almeno 22 morti. I sostenitori del governo: «Infiltrati dai Fratelli Musulmani»