“Sono deluso dalla Francia basta con gli scaricabarile”

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CITTà€ DEL VATICANO – Cardinale Poupard, la Francia respingerà  gli immigrati che lasceranno l’Italia con un permesso di soggiorno provvisorio. Che ne pensa? «Sono sconvolto. Su quanto succede nel Mediterraneo non dico altro, anche se è vero che sono nato in Francia. Ma da anni ormai sono cittadino vaticano. Comunque, di fronte alle migliaia di persone, tra cui donne e bambini, che scappano da guerre, oppressioni e malattie, è ben poca cosa stare qui a disquisire di nazionalità ». Paul Poupard, per anni ministro della Cultura con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, è uno dei più influenti cardinali francesi della Curia Vaticana. Senza troppi giri di parole confessa tutta la sua “delusione” per l’atteggiamento assunto dall’Europa verso «chi scappa dal nord Africa per cercare rifugio in Occidente. Per questo si augura che «ora la Ue faccia veramente qualche cosa di concreto», seguendo, magari, l’esempio della Chiesa italiana che, tramite la Cei, ha messo le diocesi a disposizione di profughi ed immigrati. Eminenza, perché così deluso e preoccupato? «Non si può restare indifferenti quando, a pochi chilometri dalla ricca Europa, c’è chi muore in mare solo perché tenta di salvarsi. Per questo confesso che sono sconvolto come uomo e come uomo di Chiesa. Ma quante persone dovranno morire ancora perché l’Europa si svegli ed intervenga per porre fine a una simile tragedia?». Chi sono i maggiori responsabili di quanto accade, i regimi dittatoriali come quello di Gheddafi o quei Paesi che varano politiche contro migranti e rifugiati? «Non bisogna fare i Ponzio Pilato o rifugiarsi in deprecabili scaricabarile. Le tragedie del Mediterraneo interrogano la coscienza di tutti, specialmente dei più ricchi. L’Europa avrebbe dovuto fare molto di più. Invece assistiamo a scambi di accuse e pericolosi distinguo. Mentre i poveri muoiono travolti dalle acque, bombardati o ammassati in vergognosi campi di contenimento, che evocano ben altri campi». Ma la Francia respingerà  gli immigrati col permesso di soggiorno provvisorio. La Germania tiene la linea dura e in Italia molte regioni hanno detto no all’accoglienza. «Non posso commentare le decisioni dei singoli Stati. Come più volte ci ha ricordato Benedetto XVI in linea con i suoi predecessori, da Giovanni Paolo II fino a Pio XI, i poveri, specie quelli che vivono le tragedie più disumane, sono nostri fratelli e vanno aiutati al di là  di differenze politiche, nazionali e religiose. Come ha già  fatto la Cei. Mi auguro che anche gli Stati facciano altrettanto con amore, semplicità  e senso del bene comune».


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