Il Cavaliere dribblato da Obama il 2 giugno a Roma ci sarà  Biden

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BUDAPEST – Vola in Ungheria a tessere la tela europea sull’emergenza immigrazione ma Giorgio Napolitano lavora, con gli otto capi di Stato riuniti per un vertice sulla cooperazione, anche a “sponsorizzare” la festa della Repubblica del 2 giugno a Roma. Inviti per 150 premier e presidenti stranieri alla cerimonia-kolossal che cade nel bel mezzo dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità , e dalla Casa Bianca è già  arrivato al Quirinale il sì più atteso. Sul palco ai Fori, ad assistere alla tradizionale sfilata, ci sarà  il vicepresidente Joe Biden, che così rappresenterà  ai massimi livelli l’amministrazione americana. L’imput ovviamente è partito da Barack Obama, che invia a Roma il suo numero due a riprova dei rapporti molti stretti e personali intrecciati con Giorgio Napolitano. Il presidente americano non sarà  però fisicamente presente alle celebrazioni, pur essendo in quel periodo in Europa per il G8 e anche per una serie di visite di Stato. Sulla decisione avrebbe anche pesato, secondo alcune voci che girano da tempo sia a Washington che in Italia, lo scarso entusiasmo di Obama di ritrovarsi faccia a faccia a Roma anche con Silvio Berlusconi, premier i cui guai giudiziari con le minorenni sono finiti sotto il fuoco irridente dei media americani. Il tour del capo della Casa Bianca in Europa comincerà  il 23 maggio e si concluderà  il 28, ed è diviso sostanzialmente in due parti: il clou è il vertice del G8, ma a cavallo della riunione il presidente americano ha “piazzato” visite in Irlanda, Polonia e Inghilterra. La riunione dei Grandi è in calendario nei giorni 25-26 maggio in Francia. Al vertice naturalmente sarà  presente, con gli altri premier, il presidente del Consiglio italiano. Per cui foto-opportunity e strette di mano con Obama in quell’occasione non potranno mancare, come d’obbligo nel cerimoniale. L’idea che il presidente americano, approfittando delle tappe già  previste a Londra, Varsavia e Dublino, potesse proseguire il tour fino a Roma, alla fine invece è sfumata. Forse per evitare qualche imbarazzo di troppo. Oltre a Joe Biden ci saranno molti leader stranieri, a cominciare dal segretario di Stato vaticano Bertone, che così ricambierà  anche la presenza di Giorgio Napolitano il Primo Maggio in Vaticano per la beatificazione di Wojtyla.


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