Recchi all’Eni e Colombo all’Enel il Tesoro conferma Scaroni e Conti

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ROMA – Largo ai giovani ai vertici delle società  a controllo pubblico. Come annunciato, nella lista dei nomi destinati ai consigli di amministrazione di Eni, Enel, Finmeccanica e Poste molte conferme e due “volti nuovi”. Si tratta di Giuseppe Recchi che il Tesoro ha indicato per l’Eni, e di Paolo Andrea Colombo per l’Enel. Entrambi saranno nominati alla presidenza. Nel ruolo di amministratore delegato saranno confermati Paolo Scaroni per il “cane a sei zampe” e Fulvio Conti alla società  elettrica. A Finmeccanica passo indietro di Guarguaglini che mantiene la presidenza, ma perde la poltrona di amministratore delegato che andrà  a un manager del gruppo, Giuseppe Orsi, gradito alla Lega. Proprio il pressing del Carroccio per entrare nel valzer delle nomine aveva reso complicato chiudere il puzzle. La soluzione è arrivata domenica nelle consultazioni tra il ministro del Tesoro Giulio Tremonti, il sottosegretario Gianni Letta e il premier Silvio Berlusconi. Ieri, ultimo giorno utile per la presentazione delle liste, c’è stata un’ultima telefonata a tre fra Berlusconi, Tremonti e Letta e una serie di incontri bilaterali (Tremonti ha ricevuto al ministero Colombo e Scaroni). Infine, a Borse chiuse, l’ufficializzazione. Ai nomi indicati dal governo si uniranno quelli degli azionisti di minoranza e al primo consiglio d’amministrazione arriveranno le deleghe. Nelle liste dei fondi spunta Paolo Cantarella: l’ex amministratore delegato Fiat siederà  nel consiglio di Finmeccanica. E con lui nella società  della difesa ci sarà  anche Christian Streiff, ex Airbus e Peugeot-Citroen. All’Enel i fondi hanno voluto Pedro Solbes, ex commissario Ue agli affari monetari. All’Eni, inoltre, è previsto l’arrivo in consiglio di Alessandro Profumo. Conferme anche alle Poste: Sarmi amministratore delegato e Ialongo presidente. Nel consiglio entra Maria Grazia Siliquini, deputata eletta nel Pdl, poi passata in Fli e ora nel gruppo dei Responsabili. Rimane ora solo Terna, ma per la società  della rete elettrica c’è più tempo (l’assemblea è a metà  maggio). In ogni caso Flavio Cattaneo dovrebbe essere confermato ad e Luigi Roth presidente. Il mercato ha premiato le tre società  quotate: Finmeccanica ha guadagnato l’1,45%, Enel l’1,11% ed Eni lo 0,51%. Favorevoli anche i primi commenti. «Mi sembra una logica positiva – ha commentato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia – perché c’è una continuità  su alcuni amministratori delegati che hanno dimostrato capacità  di gestire secondo logiche di mercato queste grandi aziende, ma ci sono anche innovazioni sulla presidenza di due grandi imprese con l’introduzione di due giovani capaci e di profilo internazionale». Per Recchi è arrivata anche l’approvazione di Gianluigi Gabetti, presidente onorario di Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli dove Recchi è consigliere. «È una carica di grandissimo prestigio – ha detto Gabetti – Recchi ha un ottimo rapporto con Scaroni, quindi immagino che ci sarà  un’ottima collaborazione». Qualche critica dalle opposizioni. Per l’Idv è una «spartizione da manuale Cencelli, mentre l’economia del Paese è al collasso».


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