LETTERE. Appello ai cittadini americani contro l’estradizione di Julian Assange

LETTERE. Appello ai cittadini americani contro l’estradizione di Julian Assange

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Oggetto: Appello agli Americani (e ai Cittadini) a seguito del verdetto che annuncia l’estradizione di Assange

Da qualche parte nell’universo, 11-12-21

Cari Americani, [Cittadini e cittadine]
Avete calcolato l’impatto che questa scelta può avere anche nel vostro paese? Avete mai pensato che possa esistere un dopo e un prima Assange anche per voi? È del tutto comprensibile che non accettiate di essere stati messi a nudo così. Comunque, è già successo.
Così, oggi, tutti sanno come agite bene nel mondo. Quanta attenzione portate ai valori umani, ai diritti dell’uomo, per non parlare della stessa vita. Volete continuare a sporcarvi le mani dello stesso sangue? Lo stesso sangue delle vittime di Collateral Murder e di ogni altra persona morta per la vostra incompetenza? Perché è questo quello che fate se domandate l’estradizione di Julian Assange. È così che volete essere ricordati?
Sapete, è davvero bizzarro che un paese come il vostro, che fa della libertà il valore dominante, oggi chieda l’estradizione proprio del giornalista che rappresenta quella libertà e che la difende, Julian Assange. Quest’uomo non ha ucciso nessuno. Si è limitato a riportare i fatti. Quest’uomo ha lavorato davvero come qualsiasi giornalista avrebbe fatto. Ha creato una squadra per verificare le informazioni raccolte, ed ha trovato il sistema più efficace per tenere al sicuro le proprie fonti. Non è così che si organizzano tutti i giornalisti?
Appunto, questo riguarda il lavoro di tutti i giornalisti. E nessun paese ha il diritto di mettere in prigione l’uomo che ha svelato al mondo intero le atrocità dei crimini di guerra. E soprattutto, nessun paese reclude l’uomo che ha adempito al proprio dovere professionale. Nel caso di Assange far conoscere la verità. E lui lo ha fatto. Senza sconti, almeno all’apparenza. Ma non si è mai venduto, non ha passato informazioni sensibili ad alcun giornale straniero. Ha sempre dialogato con i giornalisti americani.
Raccontare la verità senza filtri politici richiede coraggio e per questo richiede la massima tutela. Perché a questo livello il ruolo del giornalista ha rilevanza sociale. È l’ultimo garante dei cittadini prima ancora della magistratura. Se eliminiamo lui chi rimane? Nessuno! Siamo perfettamente scoperti. Veniamo colpiti dalla matassa senza capire. E così sprofondiamo nella disinformazione che diventa raccontino e alla fine dimentichiamo perché eravamo scesi in piazza.
Americani, sappiate che ottenere Julian Assange non ripristina la fiducia che il vostro paese ha perso. Al contrario, vi dipinge come dei vendicatori. Nessuno ha l’opportunità di riavvolgere il nastro. Nemmeno voi che magari volete cercare di sistemare le cose. Almeno non commettete gli stessi errori che avete commesso in passato.
Guardate avanti che vi si presenta un boccone ghiotto. Quindi, rimboccatevi le maniche e non guardate più al passato con quella rabbia, ma solo al presente.
E se poteste dare un colpo alla Storia da farle fare un capogiro tale che gli storici si interesserebbero a voi al punto di saltare con le loro penne da un libro all’altro senza nemmeno rendersi conto che li hanno conclusi e ne stanno scrivendo altri? Bene. Sapete che se graziate Assange tutto cambia?
Perché, se lo fate, non solo mostrate al mondo che esistono ancora le buone maniere, ma sarete il primo paese che è stato capace di cambiare il corso degli eventi. E soprattutto, potrete mostrare agli altri il passo da seguire.
In breve, i ricordi di Collateral Murder saranno lontani, perché avrete dimostrato che si può sempre perdonare. Sarete il primo paese che è stato capace di fermare i conflitti, mostrando che l’amore vince su tutto, e soprattutto che è meraviglioso costruire il mondo assieme.
Americani, pensateci, perché il primo paese, che lo capisce, guiderà gli altri verso il cambiamento.
Ho fiducia in voi,
Non cedete al lato oscuro della forza che l’arcobaleno è più bello.
Oleksandr Matuscha

 

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By Oleksandr Matuscha
oleksandr.matuscha@protonmail.com

Alla cortese attenzione del Presidente degli Stati Uniti d’America
Oggetto: Richiesta grazia per Julian Assange
13 dicembre 2021

Signor Presidente,
Lei è l’uomo che governa gli Stati Uniti d’America. Il vostro paese è sinonimo di libertà, non potete distruggere
tutto questo. Non potete remare contro i vostri stessi principi. Le chiedo di aprire il suo cuore per Julian
Assange. Le conceda la grazia. Questo è quello che deve essere fatto.
Non ha ucciso nessuno, si è limitato a riportare i fatti che purtroppo si sono rivelati veri. E nessuno può
tornare indietro. Neanche voi, che magari vorreste rimediare ai vostri errori.
Beh, andando avanti avete tutta l’opportunità per farlo. Perché voi non siete vendicatori. Volete costruire un
futuro positivo per tutti noi.
Questa è la buona occasione per dimostrarlo. Ed è anche l’occasione per ritornare in pista come non mai.
Vede, Signore, Assange ha tutto il diritto di fare il padre, perché non ha fatto altro che il suo mestiere.
Ma c’è di più. Perché consegnare la grazia ad Assange significa dimostrare che si è ancora capaci di perdonare,
che l’amore è la cosa più importante di tutte, e tutto questo non è che la chiave di volta per mostrare che
l’opportunità di realizzare un mondo insieme è sempre valida.
Signore, ci pensi, può dare la grazia ad Assange e salvare il mondo.
Sono sicuro che lo sapete, perché è meraviglioso incontrarsi, perché viviamo in un periodo storico complicato
che ci fa confrontare ogni giorno con problemi che sono più grandi di noi, problemi che nessun uomo e
nessuno stato può affrontare da solo.
E per concludere, con l’attuale pandemia abbiamo capito che non ci sono problemi che non ci interessano,
perché siamo tutti uomini che vivono sul pianeta Terra. Quindi, perché pre-condizionarci all’odio?
Signore, la prego, ci rifletta. Questa è la sua occasione come Presidente e anche come Nazione per dare a
tutti un input meraviglioso, quello di sostenersi a vicenda per vivere insieme il più possibile in pace. E
soprattutto, che una Nazione seria, come la vostra, non condanna un uomo che ha fatto solo il suo lavoro.
Confido in voi,
Grande rispetto e affetto,
Oleksandr Matuscha



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