Salgono le radiazioni. E mister Tepco è sparito

Loading

TOKYO — Assente «per malattia» . Nel pieno della drammatica crisi nucleare. Il presidente della Tepco — mentre la «sua» centrale di Fukushima eruttava particelle radioattive, gettando l’intero Giappone nella disperazione — ha marcato visita, sparendo dalle scene per una non meglio specificata «indisposizione» . Masataka Shimizu, 66 anni, vittima del karoshi, l’esaurimento per troppo lavoro? I portavoce della società  elettrica di Tokyo assicurano che il «signor Masataka è già  tornato in ufficio» e comunque ha sempre seguito l’ «evolversi» delle cose nell’impianto nucleare Dai-ichi «anche nei tre giorni in cui è stato indisposto» . Indisposto alla giapponese: cioè sotto le coperte in una foresteria del quartier generale nella capitale. Masataka Shimizu, ha detto un rappresentante della Tepco, è stato molto male, passando «la maggior parte del tempo a letto» in una stanza separata nello stesso edificio dove si trovava la task force congiunta governo-tecnici nucleari, impegnata nell’organizzazione dei lavori sul campo. La verità , mal digerita dall’opinione pubblica giapponese, è che Shimizu non si è più visto dal 13 marzo, quando si era limitato a dire, in una conferenza stampa, che lo tsunami di due giorni prima era andato «oltre le aspettative» . Scomparso, volatilizzato, invisibile. Perché si nasconde? Perché non parla ai connazionali? Mistero: uno dei tanti che alla Tepco sembrano incapaci di sciogliere. A chiedere come sta il capo, i portavoce si limitano a rispondere: «Bene, è tornato al lavoro, guida la società » . Il suo comportamento «non è scusabile» , ha però dichiarato Takeo Nishioka, presidente della Camera alta (Senato) del Parlamento, definendo «misterioso» e «incomprensibile» il rifiuto di Shimizu a riferire in Aula. C’è da dire che in Giappone essere riconosciuti come i principali responsabili di un «errore» vale una condanna all’ostracismo. Nel caso del presidente della Tepco, fino a poco tempo fa uno degli uomini più potenti nel Sol Levante, sembrerebbe autoinflitta. Ieri, il primo ministro Naoto Kan ha detto che il «governo è in stato di massima allerta» perché nella centrale nucleare a soli 250 chilometri dalla capitale la situazione resta «imprevedibile» . Soprattutto, ignoti restano i possibili stratagemmi per mettere in sicurezza i quattro reattori «impazziti» . Secondo l’ingegner Goto Masashi, uno dei «padri» del nucleare giapponese, a Fukushima si rischia ancora la «catastrofe» . Goto, intervenuto a una conferenza organizzata dal «Centro di informazione ai cittadini sul nucleare » , una Ong di Tokyo, ha spiegato, dopo la proiezione di un documentario su Chernobyl, di fronte a una sala gremita, come «sia chiaro, anche se la Tepco è avara di informazioni, che non rimane più molto tempo. O si riescono a “ingabbiare”le radiazioni che continuano a contaminare l’ambiente, o andremo verso una sciagura senza precedenti. Vie di mezzo non ce ne sono, a questo punto» . Masataka Shimizu potrebbe forse uscire dal cantuccio in cui si è rinchiuso e dire qualcosa. Qualsiasi cosa.


Related Articles

Siria, una questione di fede?

Loading

Al potere da 40 anni la corrente religiosa alawita della famiglia Assad. Per 40 anni odiata e disprezzata dalla maggioranza sunnita

L’Ungheria promuove una consultazione contro l’Europa

Loading

Ecco il questionario tradotto sinteticamente che il governo ungherese ha mandato agli aventi diritto. Il termine per inviarlo compilato è il prossimo 20 maggio

Migranti, l’Europarlamento a favore delle quote

Loading

Critiche ai governi di Francia, Spagna, Regno Unito, Ungheria. La Libia: «Cooperazione con la Ue»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment