Floris: non siamo tribune elettorali i giudici annulleranno il regolamento

Loading

ROMA – Giovanni Floris, conduttore di Ballarò, storce il naso di fronte a una nuova sospensione dei talk show in vista di una campagna elettorale. L’anno scorso lui fu sospeso insieme a Santoro (Annozero), Vespa (Porta a porta) e Paragone (L’ultima parola). Quest’anno confida nel «buon senso dei parlamentari». Ci risiamo, anche in queste elezioni amministrative sembra che l’abbonato Rai verrà  privato dei talk show… «Eppure si sa che errare è umano, mentre perseverare è diabolico. In teoria bisognerebbe aggiungere che è anche inutile: dopo l’esperienza dello scorso anno, quando si arrivò alla chiusura dei talkshow, il Tar ha stabilito che i programmi di informazione non possono essere equiparati alle tribune elettorali. Se la commissione varasse un regolamento del genere bisognerebbe dare per scontato un ricorso da parte della Rai o di chiunque ne abbia il diritto, ricorso che porterebbe immediatamente all’annullamento del regolamento stesso». C’è ancora un margine per evitare la serrata degli approfondimenti tv, in un momento così delicato per il Paese? «Confido nel buon senso dei parlamentari. I programmi di cui parliamo non sono riducibili ad una carrellata di opinioni di candidati alle amministrative. Guardare all’informazione solo con gli occhiali della politica locale mentre in Nord Africa, in Medio Oriente, in Giappone succedono avvenimenti che sconvolgono le nostre vite, è davvero miope. E non permettere l’approfondimento di temi come il bilancio pubblico, dimenticare riforme importanti come il federalismo, o il nuovo fisco… Che senso avrebbe? Chi ci guadagnerebbe? La Rai perderebbe incassi, il pubblico un servizio». Pdl, Lega e Responsabili sembrano aver già  deciso. Se il provvedimento passa, come vi comporterete voi giornalisti del servizio pubblico? «Suppongo che faremo di tutto per andare in onda. Mi rivolgo ai parlamentari che hanno a cuore il servizio pubblico: serve più informazione sulle amministrative? Aggiungiamo dei programmi, non togliamo quelli che ci sono. Se vi interessa Ballarò, possiamo pensare a puntate speciali in altri giorni della settimana, con ospiti a tema, nel rispetto delle regole della buona informazione e ferme restando la nostra autonomia e la nostra libertà ».


Related Articles

Giustizia Usa boccia accordo Google-Editori

Loading

NEW YORK – Il giudice della truffa del secolo blocca l’accordo per la biblioteca dell’eternità . Denny Chin, il magistrato distrettuale di New York che ha spedito in cella Bernie Madoff, straccia l’accordo da 125 milioni di dollari con cui Google ha liquidato i diritti d’autore per i libri digitalizzati nel suo super-archivio.

L’Africa accusa: giornalisti occidentali razzisti

Loading

Africa, Burkina Faso

Un film-documentario realizzato dalla giornalista burkinabè Ramata Soré accusa il giornalismo occidentale di dipingere il continente con toni razzisti e fuorvianti. Ma il dibattito che ne è scaturito rivela come anche gli africani abbiano la loro parte di responsabilità .

Ue contro Facebook, la battaglia della privacy

Loading

  Rene Mansi

La Commissione europea vuole garantire agli utenti dei social network il diritto a cancellare per sempre tutte le informazioni che li riguardano. Se per molti è una decisione ammirevole, per i colossi di internet e i sostenitori della libertà  d’espressione è un atto di censura.

No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment