Stefano Cucchi, iniziato il processo. In dodici sul banco degli imputati
ROMA – È iniziato il processo davanti alla terza Corte d’assise del Tribunale di Roma per la morte di Stefano Cucchi, il geometra di 32 anni arrestato il 16 ottobre del 2009 e poi deceduto il 22 ottobre nel reparto penitenziario dell’ospedale Sandro Pertini. Sul palco degli imputati tre agenti carcerari, e sei medici dell’ospedale Sandro Pertini in servizio presso il reparto detenuti, tre infermieri dello stesso reparto. I tre agenti di Polizia penitenziaria – Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici – devono rispondere del reato di lesioni personali aggravate per aver abusato dei loro poteri. In pratica avrebbero picchiato Cucchi nelle celle del Tribunale di Roma, a piazzale Clodio, quando questo era in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. Ma l’accusa più grave è quella contestata ai quattro medici ed ai tre infermieri che prestavano all’epoca dei fatti servizio al Sandro Pertini. Il reato è quello di abbandono di persona incapace, aggravato dalla morte, la condanna prevista dal Codice va dai tre agli otto anni. Ne devono rispondere i medici Aldo Fierro, Stefania Corbi, Luigi Preite e Silvia Di Carlo; e gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe. Un altro dottore, Rosita Caponetti, è accusata di falso e abuso d’ufficio in relazione alle condizioni di Cucchi ed al suo ricovero. È già stato condannato a due anni il dirigente del Prap– Provveditorato regionale amministrazione penitenziaria -, Claudio Marchiandi, a cui è stata data una pena di due anni.
I familiari di Cucchi (Eidon) PARTE CIVILE – Nel processo si sono costituiti parte civile i famigliari di Cucchi con l’assistenza dell’avvocato Fabio Anselmo, il Comune di Roma con l’avvocato Enrico Maggiore. Sub judice la richiesta presentata dal Tribunale del malato «Cittadinanza attiva» che ha chiesto di essere presente nel processo con l’assistenza dell’avvocato Stefano Macioni. Quanto agli imputati soltanto due sono presenti cioè la guardia carceraria Nicola Minichini assistito dall’avvocato Diego Perugini e Stefania Corbi, medico assistito dall’avvocato Franco Luberti.
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