Con il decreto sicurezza, la stretta anti ong è legge. PD: «M5S schiavi della Lega»
Manette, multe milionarie e navi sequestrate. Ma anche più poteri al ministro dell’Interno che potrà decidere se vietare o meno l’accesso alle acque territoriali italiane. Le ong – e con esse quanti si permettono ancora di salvare vite nel Mediterraneo – sono servite. Da ieri un altro pezzo della visione che del mondo hanno Lega e M5S è diventata legge dello Stato con l’approvazione definitiva del decreto sicurezza bis da parte del Senato. E non è certo una bella visione.
A Matteo Salvini è andata di lusso: 160 i voti a favore del decreto, uno in meno della maggioranza assoluta, anche se per approvarlo ne sarebbero bastati di meno (il quorum era fissato a 109). 57 quelli contrari (Pd, Leu, una parte dei senatori del gruppo Misto e della Svp) e 21 gli astenuti, tra i quali il gruppo di Fratelli d’Italia (Forza Italia è stata presente in aula ma non ha partecipato al voto). E infatti il ministro leghista esulta: «Meno Carola e più Oriana Fallaci – dice rivolto ai suoi senatori – Ringrazio voi, gli italiani e la Beata Vergine». Durissimo, invece, il commento di Nicola Zingaretti: «Il decreto Salvini è passato, l’Italia è più insicura. Grazie agli schiavi 5 stelle», scrive il segretario del Pd.
Non che l’esito della votazione sia mai stato in dubbio, ma il dissenso manifestato nei giorni scorsi da alcuni senatori grillini aveva creato qualche incertezza nella maggioranza. Invece tutto è filato liscio. Al dunque in cinque – Montevecchi, La Mura, Ciampolillo, Fattori e Mantero – escono dall’aula al momento del voto di fiducia voluto dal governo. Per certi versi plateale la marcia indietro del senatore Alberto Airola, che pure aveva firmato alcuni degli emendamenti grillini al testo. Dopo aver citato l’ex ministro Rino Formica («La politica è sangue e merda), il senatore No Tav ha annunciato di votare a favore della fiducia perché il decreto «non è l’Anticristo dei decreti» mentre il M5S deve realizzare «provvedimenti che cambieranno la vita dei cittadini» e può farlo solo restando al governo con la Lega.
«Questo decreto traduce in norme i tweet di Salvini. Avete fatto dei post di Facebook una fonte del diritto», ha detto nel suo intervento l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, che ha anche paragonato quanto accade oggi al Ventennio fascista. «Il fine non giustifica i mezzi», ha proseguito Grasso. «I metodi che state testando sono senza dubbio efficaci nel breve periodo, e magari faranno fare a voi il pieno dei voti, quando avrete il coraggio di chiederli, ma questo metodi non sono quelli di uno Stato civile, di diritto».Tra le misure che da ieri sono legge oltre alla possibilità di arrestare il comandante di una nave che non rispetta l’ordine di fermarsi impartito dalle autorità e al sequestro della nave, sono previste multe da 150 mila a un milione di euro per le ong che non rispettano il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane, ma anche l’uso delle intercettazioni preventive nelle indagini su favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e soldi alle forze dell’ordine per agire sotto copertura.Stanziati anche due milioni di euro per i rimpatri dei migranti irregolari.
Legge inutile, oltre che crudele, visto che solo un migrante ogni dieci arriva in Italia sulle navi delle ong mentre ogni giorno decine di barchini sbarcano altrettanti migranti senza alcun clamore. E proprio per questo fortemente ideologica.
Amaro anche il commento di don Luigi Ciotti: «Oggi il grado di umanità del nostro paese si è corrotto», ha detto il fondatore di Libera. «La politica ha tradito al Costituzione, i sogni e gli ideali di chi l’ha pensata e scritta e delle convenzioni internazionali»
* Fonte: Carlo Lania, IL MANIFESTO
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