Continuano le proteste a Hong Kong, al corteo scontri e feriti
Un fiume di persone – la stima è 300 mila – ieri ha sfilato in un corteo non autorizzato davanti alla stazione della metro di Yen Long a Hong Kong per protestare contro le violenze di domenica scorsa in quello stesso luogo, quando una manifestazione anti-governativa contro la legge sull’estradizione in Cina è stata assaltata da un centinaio di uomini delle Triadi mafiose che, vestiti con magliette bianche e calzoni neri, spalleggiati dalla polizia, hanno iniziato a colpire con bastoni i manifestanti vestiti di nero, mandandone 45 in ospedale con ferite anche gravi. Ieri la maggior parte dei manifestanti era munita di casco mascherina e ombrello, alcuni di maschere anti gas. In serata la polizia ha usato proiettili di gomma, ferendone altri nove.
* Fonte: IL MANIFESTO
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Che spreco di aggettivi. Da un lato, quello dell’occidente e affini, «disgustoso» (Hillary Clinton), «scandaloso» (Sarkozy), «vergognoso» (Longuet, ministro francese), «ingiustificabile» (Cameron), «sgradevole» (Terzi), «triste» (Gul, presidente turco). Dall’altro, «indecente e isterica» (per Mosca) la reazione dell’occidente e una frase eclatante e fumosa (per Pechino), «noi non proteggiamo le persone ma la giustizia».
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