Dopo otto anni la Germania lo rimpatria, afgano di 23 anni si suicida
Lo hanno trovato appeso al soffitto della sua stanza nel “rifugio temporaneo” dentro l’hotel «Spinsar» di Kabul. Era stato rimpatriato dalla Germania dopo che la sua domanda di asilo era stata respinta in via definitiva dal Tribunale di Amburgo, dove viveva da 8 anni.
Così un afgano di 23 anni, ha scelto di sfuggire al destino scritto da chi ha scelto di farlo ritornare nel suo «Paese sicuro».
Per il ministro dell’Interno Seehofer «si tratta di un incidente profondamente deplorevole», mentre la stampa conservatrice evoca «il passato criminale» del giovane. In ogni caso, si tratta della prima vittima certificata delle deportazioni iniziate con l’insediamento del leader Csu agli Interni.
Sul volo che ha espulso il giovane suicida risultavano 69 afgani. Numero sintomatico per Seehofer, che ieri ha voluto sottolineare così l’inquietante parallelismo: «Proprio nel mio sessantanovesimo compleanno sono stati rimpatriate 69 persone…».
FONTE: Sebastiano Canetta, IL MANIFESTO
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