La tedesca Thyssenkrupp si fonde con l’indiana Tata e lascia l’acciaio per l’hi-tech
« Duro come l’acciaio Krupp » era uno dei motti adorati da Adolf Hitler. A Essen, nella Villa Huegel della potentissima famiglia di industriali del metallo, dei discendenti del mitico Alfred Krupp, il Fuehrer era di casa, esattamente come lo era stato l’imperatore Guglielmo II. E persino dopo la riabilitazione post-nazista, dopo che i Krupp erano finiti a Norimberga sul banco degli imputati, la dimora della famiglia celebrata anche da Luchino Visconti continuò ad essere meta adorata da molti capi di Stato che passavano per l’allora capitale tedesca Bonn. I Krupp continuarono ad essere una sorta di ministero degli Esteri ombra, quando erano guidati da Berthold Beitz, il Gianni Agnelli tedesco.
Fonte: Tonia Mastrobuoni, LA REPUBBLICA
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