Roma, la Cassazione lascia in carcere il palestinese Anan Yaeesh
Carcere confermato per Anan Yaeesh, il cittadino palestinese arrestato accusato di terrorismo sulla base di indagini condotte in Israele. Così hanno deciso i giudici della Sesta sezione penale della Cassazione
Carcere confermato per Anan Yaeesh, il cittadino palestinese arrestato accusato di terrorismo sulla base di indagini condotte in Israele. Così hanno deciso i giudici della Sesta sezione penale della Cassazione.
Per altri due palestinesi, Ali Irar e Mansour Doghmosh, la Cassazione ha annullato con rinvio in Appello per la decisione. Il ricorso era stato presentato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini. Nei confronti di Yaeesh, l’uomo di 37 anni originario della Palestina di Tulkarem, in Cisgiordania detenuto nel carcere di Terni, la Corte d’Appello ha respinto la richiesta di estradizione presentata dallo Stato di Israele, accogliendo l’istanza dell’avvocato Rossi Albertini.
L’ipotesi di reato, formulata dagli inquirenti israeliani, nei confronti di Yaeesh, che vive e lavora a L’Aquila dal 2017, è quella di avere finanziato un gruppo armato del campo profughi, la brigata Tulkarem.
Yaeesh era stato arrestato una prima volta a febbraio scorso all’Aquila per essere estradato in Israele. Nello stesso giorno in cui la corte d’Appello del capoluogo aveva rigettato l’estradizione (perché in Israele avrebbe rischiato «trattamenti crudeli, disumani o degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione dei diritti umani») è stata disposta per lui, Irar e Doghmosh la custodia cautelare in carcere per l’accusa di terrorismo.
* Fonte/autore: il manifesto
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