Ucraina. Avvelenata la moglie del capo 007 di Kiev

Ucraina. Avvelenata la moglie del capo 007 di Kiev

Loading

Marianna Budanova è in ospedale ma non è in pericolo di vita. Il Cremlino è il principale indiziato, ma c’è chi guarda in casa. Vertici ucraini divisi in due: da una parte Budanov e Zelensky, dall’altra il comandante delle forze armate Zaluzhny

 

Marianna Budanova, la moglie del capo dell’agenzia di intelligence militare Kyrylo Budanov, è stata avvelenata. Al momento si trova sotto stretta osservazione medica ma non è in pericolo di vita, riferiscono i medici.

Il portavoce dell’intelligence militare (in ucraino Gur) Andriy Yusov ha dichiarato ieri che all’ospedale dove Budanova è stata trasportata d’emergenza hanno diagnosticato un avvelenamento da metalli pesanti. Il fatto che tali sostanze non sono usate in ambito domestico o in attrezzature militari lascia presupporre che l’avvelenamento sia intenzionale e che si tratti di un tentativo di omicidio o di un avvertimento.

In serata il quotidiano ucraino Ukrainska Pravda ha fatto sapere che oltre a Budanova, anche a diversi membri del Gur è stata diagnosticata la stessa intossicazione.

YUSOV NON HA fornito ulteriori dettagli e non si è sbilanciato su eventuali sospettati, anche se alle insistenti domande dei giornalisti ha risposto che «l’ipotesi principale» è quella del coinvolgimento russo.

Meno cauti altri commentatori, che hanno fin da subito accusato Mosca, utilizzando come indizi la lunga scia di attentati simili ai danni di oppositori o funzionari russi negli ultimi anni.

Si pensi al famoso Novichok, agente nervino di produzione russa, usato contro Navalny nell’agosto 2020; al tentativo di avvelenamento della giornalista Anna Politkovskaja; al polonio 210 messo nel tè dell’ex spia russa (e oppositore di Putin) Alexander Litvinenko; o ancora al Novichok usato nei pressi di Londra contro l’ex spia Sergei Skripal e sua figlia Yulia.

Per ora il Cremlino non ha rilasciato alcun commento su Budanova. I media russi hanno citato quasi letteralmente le notizie ucraine e alcuni analisti ipotizzato che potesse trattarsi di un regolamento di conti interno ai vertici ucraini.

LA FRATTURA tra i centri di potere di Kiev è ormai conclamata da quando il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valerii Zaluzhny, ha rilasciato all’Economist una lunga intervista nella quale sostiene che la guerra è ormai in una fase di stallo e che la controffensiva è sostanzialmente fallita.

Si pensa che attualmente ci siano due schieramenti, uno che fa capo a Zaluzhny stesso, e l’altro con Zelensky al vertice e Budanov come capo operativo. In quest’ottica la tesi dello scontro interno, seppure in via del tutto ipotetica e in attesa di ulteriori informazioni, non è affatto peregrina.

Tuttavia, è innegabile che tra gli attuali nemici del Cremlino in Ucraina, Budanov occupa sicuramente una posizione sul podio. È lui il deus ex machina delle operazioni oltre frontiera dei servizi militari ucraini e, secondo i quotidiani statunitensi, degli attentati alla figlia dell’ideologo Dugin, Darja, e al blogger nazionalista Tatarsky.

ALL’INIZIO dell’anno il portavoce del Gur aveva dichiarato ai media ucraini che Budanov era sopravvissuto a 10 tentativi di assassinio compiuti dall’Fsb, i servizi segreti russi. Si può anche ipotizzare che quello di cui si è avuto notizia ieri fosse l’undicesimo.

Rispetto alla moglie, Budanov aveva raccontato in una lunga intervista che Marianna vive con lui nel suo ufficio e trascorre con lui «tutto il tempo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7» così come confermato dalla donna che aveva dichiarato di «non aver pensato neanche per un secondo ad allontanarsi» da Kiev e dal marito.

* Fonte/autore: Sabato Angieri, il manifesto

 

ph by President.gov.ua, CC BY 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/4.0>, via Wikimedia Commons



Related Articles

Miliardari, banche e petrolieri ecco i padroni della Convention

Loading

Tampa, Romney si consegna al Consiglio dei 100 superfinanziatori  

L’Italia sostenga la richiesta dell’Anp

Loading

QUATTRO ANNI FA, IN QUEI DRAMMATICI GIORNI CHE seguirono l’assedio di Gaza, lanciammo un appello dal titolo: «La questione morale del nostro tempo». Rappresentava il tentativo non solo di uscire dalla spirale della guerra, ma anche dai rituali dello schierarsi con le parti in conflitto per provare ad indicare una prospettiva diversa, capace di modificare il nostro sguardo su un conflitto che affonda le proprie radici nel cuore di tenebra dell’Europa e del suo Novecento.

Vertice Bce, Napoli blindata

Loading

Eurozona. Draghi annuncerà novità sugli acquisti di Abs al tavolo delle 18 banche centrali. E il capo dello Stato presenzia alla Settimana europea delle piccole e medie imprese

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment