Siria. Homs, 100 morti in un attacco terroristico all’Accademia militare
A colpire sono stati uno o più droni inviati secondo Damasco dai gruppi qaedisti e islamisti che controllano Idlib. Tra i morti anche donne e bambini
È di un centinaio di morti, tra cui almeno nove civili, e di 120 feriti, il bilancio della strage compiuta ieri dalle bombe sganciate da uno o più droni al termine della cerimonia di consegna dei diplomi ai cadetti dell’Accademia dell’esercito siriano a Homs. L’attacco è avvenuto al termine della cerimonia quando centinaia di militari e civili erano impegnati a scattare foto. Video postati nei social mostrano decine di corpi di morti e feriti a terra nel piazzale dell’Accademia. Il bilancio di morti potrebbe salire considerando le condizioni critiche di parecchi feriti. La tv di stato siriana ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.
Non ci sono state fino a ieri sera rivendicazioni ma è probabile che si sia trattato di un attacco di formazioni qaediste e islamiste, alcune delle quali appoggiate dalla Turchia, che controllano la provincia nord-occidentale di Idlib. Questi gruppi sarebbero in possesso di droni sofisticati di provenienza sconosciuta. Si sospetta che li abbiano ricevuti dalla Turchia, paese tra i principali produttori di droni militari.
In risposta all’attacco, l’esercito siriano ha aperto il fuoco con l’artiglieria contro diverse località controllate dalle organizzazioni islamiste. In precedenza, secondo fonti legate all’opposizione siriana, le forze armate siriane avevano bombardato il villaggio di Kafr Nouran, nella regione di Aleppo, uccidendo una donna anziana e quattro dei suoi figli. Altri nove membri della famiglia sarebbero rimasti feriti.
Sempre in Siria, ieri un caccia statunitense F-16 ha abbattuto un drone turco dopo i bombardamenti effettuati da Ankara contro presunte postazioni dei combattenti curdi a Rahba e Safia. Dodici ong umanitarie hanno sospeso le attività a causa degli attacchi aerei turchi nei pressi del campo di Washokani, dove vivono circa 16 mila sfollati.
* Fonte/autore: il manifesto
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