by Filippo Ortona * | 25 Marzo 2023 10:06
Total Normandia fatta ripartire a forza con la polizia. Mentre il picchetto viene sgomberato, si ferma la Exxon: non c’è più greggio da poter raffinare
PARIGI. Alla fine non sono bastati né l’attrice Adèle Haenel né il rapper Médine, accorsi già mesi fa in sostegno degli scioperanti della raffineria Total Normandia. La polizia è riuscita a effettuare le precettazioni, andando a cercarsi i lavoratori necessari a far ripartire l’impianto uno per uno, casa per casa.
Secondo la Cgt, citata da Le Monde, per il governo si tratta di una vittoria di Pirro. «Faranno ripartire solamente le spedizioni di carburante e anche li in maniera parziale, se ci riescono, e su di un solo tipo di greggio, il cherosene, perché gli aeroporti parigini sono a secco», ha detto il delegato sindacale Éric Sellini.
L’ONDATA di prercettazioni era incominciata martedì 21 marzo con l’arrivo della polizia al deposito petrolifero di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, che aveva scatenato la rabbia degli operai e dei sindacati. Il deposito, che rifornisce la regione marsigliese, Nizza e dintorni e una parte dell’Occitania, era entrato in sciopero la settimana scorsa, causando un’estesa penuria di carburante nella zona.
Le immagini della polizia antisommossa che caricava il picchetto operaio avevano fatto il giro del mondo, mentre la Cgt aveva presentato un esposto al tribunale amministrativo di Marsiglia per invalidare le precettazioni disposte dal prefetto. L’altro ieri, tuttavia, il tribunale marsigliese ha convalidato le misure, giustificando la precettazione di «tre lavoratori per turno» ancora per quarantott’ore.
NEL FRATTEMPO, nella regione di Le Havre, nella Francia del nord, gli altri depositi petroliferi e le raffinerie più strategiche per il paese sono anch’essi entrati in sciopero. Il governo ha risposto con una nuova ondata di precettazioni per disinnescare la possibilità di penurie di carburante, riuscendoci solo in parte.
Infatti, mentre ieri alle prime luci dell’alba la polizia sgomberava il picchetto alla raffineria della Total Normandia, quella della Esso-ExxonMobil, sempre nella stessa regione, annunciava di essere costretta a interrompere la produzione a partire da oggi: non c’è più petrolio da raffinare, secondo la Cgt. Dopo le precettazioni al sito della Total, un nutrito picchetto di operai e manifestanti aveva ripreso il controllo degli ingressi, votando lo sciopero a oltranza almeno fino al pomeriggio di lunedì.
«Se siamo uniti in questo modo sui punti strategici possiamo vincere» ha detto l’attrice Adèle Haenel durante l’assemblea dei lavoratori all’ingresso dello stabilimento, «in quanto femminista so bene che questo governo se ne frega di noi, ora dobbiamo imporre un rapporto di forza, è questo quello che sta succedendo qui e su tutti i picchetti ».
LE PRECETTAZIONI sono andate avanti anche nel settore dei netturbini, con la polizia che ha sgomberato vari picchetti, in particolare presso gli inceneritori parigini. L’azienda Syctom ha annunciato la fine degli scioperi in due degli inceneritori minori, e la precettazione di 12 lavoratori nel sito più importante, quello di Ivry (banlieue sud di Parigi). In risposta, la Cgt ha deciso di organizzare una protesta lunedì.
* Fonte/autore: Filippo Ortona, il manifesto[1]
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