by il manifesto | 18 Febbraio 2023 8:51
Anche un bambino fra le vittime. Otto persone portate d’urgenza in ospedale
Diciotto persone, fra cui un bambino, sono state trovate morte all’interno di un camion che trasportava legname nelle vicinanze di Lokorsko, un villaggio a 20 km a nordest della capitale bulgara Sofia. Del ritrovamento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, dà notizia laconicamente il sito del ministero dell’Interno della Bulgaria – che li definisce «clandestini» -, ma si tratterebbe dell’incidente più letale che coinvolge dei migranti sul suolo bulgaro, nonostante la notoria violenza delle autorità di Sofia nei confronti dei migranti mediorientali che cercano di entrare in Europa attraversando il muro di 234 km costruito al confine tra Turchia e Bulgaria.
Le diciotto vittime, secondo quanto riporta la radio pubblica bulgara Bnr, sarebbero tutti migranti provenienti dall’Afghanistan. Il camion ne trasportava circa 40: 14 sono stati trovati ancora al suo interno, fra cui otto, in gravi condizioni, sono stati portati d’urgenza all’ospedale nella capitale. La causa della morte dei loro compagni di viaggio non è stata ancora accertata: ai giornalisti il ministro della Salute Asen Medjidiev ha dichiarato «non posso dire con certezza cosa sia accaduto. C’era carenza di ossigeno, erano bagnati e al freddo, e di certo non mangiavano da giorni».
Altre dieci persone sono state trovate nascoste fra degli arbusti nelle vicinanze del camion, mentre gli autisti che li trasportavano – il sito del ministero dell’Interno ne parla al plurale – sono fuggiti, e la polizia sta dando loro la caccia.
La tragedia evoca incidenti simili avvenuti negli ultimi anni sul suolo europeo: nel 2019 39 migranti vietnamiti erano stati ritrovati morti in Gran Bretagna su un camion frigorifero (registrato in Bulgaria come proprietà di una compagnia irlandese) subito dopo aver attraversato il canale della Manica. Nel 2015, 71 persone, fra cui una bambina, erano state trovate morte sempre su un carro frigorifero in Austria. E solo l’anno scorso, dall’altra parte dell’oceano, in Texas, i cadaveri di cinquanta migranti messicani sono stati ritrovati a San Antonio.
La Bulgaria tenterà di nuovo quest’anno di entrare nell’area Schengen di libera circolazione dopo che l’anno scorso la sua richiesta era stata bloccata da Austria e Paesi Bassi proprio per i suoi ripetuti abusi nei confronti dei migranti che cercano di entrare dalla Turchia.
* Fonte/autore: il manifesto[1]
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