Tra il 23 e il 24 febbraio torneremo a marciare per la pace, un modo concreto per mettersi fisicamente dalla parte delle vittime. Quali vittime? Tutte. Siria, Yemen, Libia, Palestina, Myanmar, Afghanistan, Iraq…La guerra è dappertutto e noi, che da un anno stiamo facendo i conti con il suo ritorno in Europa, non possiamo più permetterci di ignorarlo
Nel primo tragico anniversario dell’invasione russa, dopo nove anni di guerra in Ucraina, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, torneremo a marciare per la pace da Perugia ad Assisi. Prima di essere un atto politico sarà un modo concreto per mettersi fisicamente dalla parte delle vittime. a 90 secondi dalla mezzanotte dell’apocalisse, mentre cresce il senso di frustrazione e di impotenza per la cecità e la sordità della politica, vogliamo andare incontro alle vittime e provare a sentire il loro sentire: il buio, il freddo, il maltempo, l’inedito, l’incertezza, la paura, la stanchezza…
Quali vittime? Tutte. Tutti i bambini, le donne, gli uomini, gli anziani, ucraini e russi, civili e soldati mandati al macello in questo ma anche in tutti gli altri buchi neri del mondo che fatichiamo persino ad elencare: Siria, Yemen, Libia, Palestina, Myanmar, Afghanistan, Iraq, Etiopia, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Kurdistan, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Camerun, Burkina Faso, Sahel, Mali, Costa d’Avorio, Niger, Nigeria, Costa D’Avorio, Mozambico, Sahara Occidentale, Colombia,…
LA GUERRA è dappertutto e noi, che da un anno stiamo facendo i conti con il suo ritorno in Europa, non possiamo più permetterci di ignorarlo. La nostra marcia di notte vuole essere anche questo: un modo per ribellarci alla disumanità e al cinismo di tutti i governi che intervengono -senza badare a spese- solo dove e quando gli interessa. La guerra è dappertutto e sta investendo miliardi di esseri umani anche quando a fare strage di dignità e diritti non solo le bombe ma “l’economia perversa che domina il mondo”, l’aumento delle disuguaglianze, la mancanza di cure, la distruzione dell’ambiente e delle risorse naturali, l’oppressione e la volontà di dominio.
La pace che dobbiamo costruire non è solo per l’Ucraina ma per il mondo intero. Sembra una bella frase idealista, ma se continuassimo a ignorare che la guerra è mondiale per davvero, che le grida di allarme di Papa Francesco non erano forzate, che tutto è interconnesso e interdipendente, che ormai, come dice Edgar Morin, siamo, con l’umanità e il pianeta, una sola «comunità di destino», faremmo un ulteriore pessimo servizio a noi stessi.
«In piedi, costruttori di pace!», ci disse quasi quarant’anni fa nell’arena di Verona, il nostro caro don Tonino Bello. E in piedi vogliamo restare nella notte simbolo di questa terza guerra mondiale in cui siamo stati trascinati. Svegli, in piedi, in cammino per contrastare il virus congelante dell’impotenza che si sta impossessando di tante persone. Svegli perché non possiamo dormire sonni tranquilli mentre si sta consumando questa tragedia.
IN PIEDI perché non c’è altro modo per aprire «le porte della notte» che oggi ci imprigionano. In cammino perché dobbiamo reagire all’immobilismo e alla rassegnazione generale, perché dobbiamo fermare l’escalation, ottenere il cessa-il-fuoco, scongiurare il disastro totale, perché la pace va ricercata anche quando il buio si sta facendo pesto.
«In questa notte scura – scrisse un giorno Tom Benettollo – qualcuno di noi, nel suo piccolo, è come quei lampadieri che, camminando innanzi, tengono la pertica rivolta all’indietro, appoggiata sulla spalla, con il lume in cima. Così il lampadiere vede poco davanti a sé – ma consente ai viaggiatori di camminare più sicuri».
Per nostra fortuna, la strada verso Assisi è già stata solcata da centinaia di migliaia di persone e il nostro cammino risulterà sicuro. Nella notte folle della guerra, mentre l’ideologia della potenza e l’ideologia della vittoria stanno distruggendo quel che resta della pace, mentre la grande Alleanza dei Produttori e Venditori di Armi pretende di sottrarre altre decine di miliardi di euro alla cura della nostra salute e dei nostri giovani, mentre le trombe pubbliche e private della propaganda di guerra diventano sempre più assordanti, siamo chiamati ad accendere, ciascuno, una luce. Anzi, ad «essere luce», affinché anche altri possano vedere, risvegliarsi, rialzarsi e camminare insieme.
POCHI GIORNI dopo il 24 febbraio, verrà il primo marzo quando celebreremo la “Giornata nazionale della Cura della vita delle persone e del pianeta” e con migliaia di ragazzi e ragazze e gli amici tedeschi dell’Equal Care Day, cercheremo di illuminare la via della pace. Nessuno ci toglierà dai guai che ci stanno cadendo addosso.
Dobbiamo esigere il rispetto dei nostri diritti, costruire una politica e un’economia della cura, ma, soprattutto, dobbiamo sviluppare la nostra capacità di prenderci cura gli uni degli altri. E, poi, arriveremo a domenica 21 maggio, quando una nuova Marcia PerugiAssisi – stavolta di giorno – vedrà il protagonismo di migliaia di giovani, studenti e studentesse, che rivendicano il diritto alla vita e al futuro, impegnati in percorsi di educazione civica alla pace e alla cura. Insieme a loro possiamo osare di trasformare il futuro che ci attende.
Marcia PerugiAssisi di notte: il programma della manifestazione
Marcia PerugiAssisi di notte
contro tutte le guerre
Programma
Giovedì 23 febbraio 2023
ore 21.00 I partecipanti alla Marcia PerugiAssisi si incontreranno a Perugia alle ore 21.00 nella Sala dei Notari del Palazzo dei Priori per un incontro di riflessione e proposta contro tutte le guerre.
Nella notte della guerra. “In piedi costruttori di pace!”
INCONTRO DI RIFLESSIONE E PROPOSTA Perugia, Sala dei Notari, Palazzo dei Priori, piazza IV Novembre
All’incontro interverranno, tra gli altri: Don Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve; Marco Tarquinio, Direttore di Avvenire; Mario Giro, Comunità di Sant’Egidio; Elena Pasquini, Giornalista; Andrea Romizi, Sindaco di Perugia; Stefania Proietti, Sindaca di Assisi e Presidente della Provincia di Perugia; Marco Mascia, Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova; p. Riccardo Giacon, Direttore Rivista San Francesco Patrono d’Italia; Giuseppe Giulietti, Presidente Fnsi; Sergio Bassoli, Coordinamento di EuropeforPeace; Andrea Ceccomori, musicista, Isola di Confine di Valerio Apice e Giulia Castellani; Carla Romanelli Crowther, Attrice e scrittrice, Ilaria Malfatti, Regine Kevale Miemoukanda Santou, Alessia Brighigna, Giulia Bartocci, giovani in servizio civile; Enzo Nucci, già Corrispondente Rai a Nairobi, Andrea Ferrari, Presidente del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani; Guido Barbera, Presidente Cipsi; Francesco Cavalli, Direttore gruppo Icaro; Gabriella Stramaccioni, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale; Elisa Marincola, Portavoce Articolo 21; Flavio Lotti, Coordinatore della Marcia PerugiAssisi; …
ore 23.00 I partecipanti alla Marcia di notte, a conclusione dell’incontro, si recheranno verso il luogo di partenza della PerugiAssisi (Perugia, Giardini del Frontone).
ore 24.00 Accensione delle fiaccole e partenza della Marcia PerugiAssisi contro tutte le guerre “In piedi costruttori di pace”
Venerdì 24 febbraio 2023
ore 6.00 Arrivo della Marcia PerugiAssisi alla Basilica di San Francesco d’Assisi. I partecipanti scenderanno alla tomba di San Francesco per un momento di raccoglimento, preghiera (per i credenti) e riflessione.
PRIMA DELLA MARCIA
L’informazione al tempo della guerra Corso di formazione promosso da Articolo 21
23 febbraio 2023 Assisi, sala della Conciliazione, piazza del Comune, ore 10.00
Stefania Proietti, Sindaco di Assisi Marco Moroni, Custode Sacro Convento Assisi Flavio Lotti, organizzatore della Marcia per la pace Perugia-Assisi
Padre Antonio Spadaro, direttore della rivista La Civiltà Cattolica
Relatori sul tema “Cronache di guerra e parole scelte con cura” Carlo Bartoli, Presidente Cnog Mino Lorusso, Presidente Ordine dei Giornalisti dell’Umbria Massimiliano Cinque, presidente Asu
Interventi e testimonianze di Tiziana Ferrario, Elisa Marincola, Enzo Nucci, Riccardo Cristiano, Paola Spadari, Nello Scavo, Antonella Napoli. Modera Giuseppe Giulietti di Articolo 21
Sono previsti inoltre i contributi di Daniele Macheda, Vittorio Di Trapani, Piero Damosso, Ahmad Rafat, Lucia Goracci, Vincenzo Varagona, Roberto Zuccolini su “I conflitti rimossi, quando le parole diventano pietre. I messaggi di Papa Francesco e la Carta di Assisi”
L’opposizione anti-Assad sostiene che nella roccaforte degli insorti, costretti a ritirarsi giovedì, sono in corso «esecuzioni». I due giornalisti francesi rientrati a Parigi