Dossier del Viminale: femminicidi in crescita, ogni 3 giorni una donna uccisa

by Marina Della Croce * | 17 Agosto 2022 19:36

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Il lockdown è finito ma le donne continuano a essere uccise. Se nel 2021 il divieto di uscire da casa a causa della pandemia ha costretto molte donne a una convivenza forzata con partner violenti e provocato un aumento dei femminicidi (dato Istat), il ritorno alla libertà di movimento non ha ridotto i casi di violenza che, anzi, secondo il consueto rapporto sull’attività del Viminale diffusa nel giorno di Ferragosto, sono addirittura aumentati. Drammaticamente. Negli ultimi 12 mesi (1 agosto 2021- 31 luglio 2022) in media più di una donna è stata uccisa ogni tre giorni. In tutto 125 vittime contro le 108 del 2021, cifra che rappresenta quasi il 40% (39,2%) del totale degli omicidi volontari (319 contro i 276 dell’anno precedente).

Più in generale il dossier del Viminale segnala un aumento del numero complessivo dei reati rispetto al 2021, anche se ancora inferiore rispetto ai dati registrati prima della pandemia: 2.116.476 quelli commessi tra il 1 agosto 2021 e il 31 luglio 2022 – seppure più alto del 12,87% rispetto ai dodici mesi precedenti, resta tra i più bassi dell’ultimo decennio.

VIOLENZA DI GENERE E DISCRIMINAZIONE. Dei 125 femminicidi commessi nel 2022, 108 sono stati commessi in ambito familiare/affettivo e 68 da partner o ex partner. Le denunce per stalking sono state 15.817 che hanno avuto come conseguenza 3.100 ammonimenti del Questore (1.640 per violenza domestica) e 361 allontanamenti. L’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) ha inoltre ricevuto 314 segnalazioni, delle quali 121 riguardanti razza/etnia, 83 la religione, 34 la disabilità, 67 l’orientamento sessuale e l’identità di genere.

MINACCE AD AMMINISTRATORI Nei primi sei mesi dell’anno quelli che hanno ricevuto minacce sono stati 300, di cui 153 sindaci. Nella metà dei casi la matrice è ignota, in 36 è legata a tensioni sociali, in 25 sono state opera di criminali comuni. Guida la classifica delle minacce la Lombardia (42) seguita da Campania (40) e Calabria (33). Nello steso periodo ci sono stati 64 episodi intimidatori nei confronti di giornalisti, di cui 55 tramite web.

TERRORISMO Le persone arrestate per motivi legati alla sicurezza dello Stato sono state 24, mentre altre 61 sono state espulse. 146 sono infine i foreign fighter inseriti nella lista del Comitato di analisi strategica e antiterrorismo (Casa) e monitorati.

IMMIGRAZIONE Le persone sbarcate entro lo scorso 11 agosto sono state 45.664, con un incremento del 40,36% rispetto al 2021. Di queste 6.070 sono minori non accompagnati (+8,30%), mentre le forze dell’ordine hanno arrestato 137 scafisti (+41,24%). Per quanto riguarda la tipologia degli sbarchi, 21.347 sono avvenuti a seguito di eventi Sar (ricerca e soccorso), 7.270 persone sono state tratte in salvo dalle ong e 24.317 sono sbarcate in maniera autonoma. I Paesi di partenza sono, nell’ordine, Libia, Tunisia. Turchia, Libano, Algeria, Siria e Grecia, mentre per quanto riguarda la nazionalità dichiarata al momento dello sbarco guida la classifica la Tunisia seguita da Egitto, Bangladesh e Afghanistan. In leggero calo il numero dei rimpatri: 3.955 contro i 4.321 del 2021. 95.184 sono invece i migranti in accoglienza, +23,9% rispetto al 10 agosto 2021. Sempre nell’ultimo anno sono stati rilasciati 1.735.128 permessi di soggiorno, di cui 459.632 per lavoro subordinato e 644.651 per ricongiungimenti. Concesse, infine 134.016 nuove cittadinanze.

AFGHANI E UCRAINI Il regime afghano e la guerra in Ucraina hanno portato a un incremento delle richieste di protezione internazionale da parte di cittadini di questi Paesi. Dal 1 agosto 2021 al 31 luglio 2022 hanno ottenuto asilo 5.960 afghani (contro i 1.407 dell’anno scorso, con una percentuale di riconoscimento del 96%), mentre 149.321 ucraini hanno avuto un permesso di protezione temporanea.

LOTTA ALLE MAFIE Quasi 2,4 miliardi sequestrati alla criminalità organizzata negli ultimi 12 mesi, mentre i latitanti arrestati sono stati 48 e 82 le operazioni di polizia contro le mafie. Sono invece 59 le gestioni commissariali di enti locali per infiltrazioni della criminalità organizzata, 15 scioglimenti e 10 proroghe.

* Fonte/autore: Marina Della Croce, il manifesto[1]

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