Austria, annunciato il green pass, ma con tamponi gratuiti

by Angela Mayr * | 24 Ottobre 2021 10:48

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Austria. Se la situazione peggiora ci saranno restrizioni: lockdown solo per i non vaccinati. E i test saranno eseguiti sui luoghi di lavoro, una misura voluta dai socialdemocratici

Contagi in salita in Austria, da settimane, vaccini invece quasi fermi, fermi a un punto davvero basso: solo il 62,1% della popolazione generale è pienamente immunizzata. «In Europa siamo tra gli ultimi» osserva il quotidiano der standard, «altro che siamo tra i migliori come affermava il maestro della mistificazione Sebastian Kurz» il cancelliere superstar caduto dal piedistallo una settimana fa.
Secondo un’indagine dell’Austria corona panel project dell’Università di Vienna la platea dei vaccinabili si sarebbe quasi esaurita con il 17% della popolazione no vax non convincibile, un 8% non totalmente chiusa ma esitante, mentre solo l% si dichiara disponibile. Intanto i contagi salgono. Ieri si contavano 3.756 nuove infezioni su 8 milioni di abitanti, che significa 243 su centomila.

Venerdì il governo austriaco del nuovo cancelliere Alexander Schallenberg della coalizione formata dai popolari (Oevp) con i Verdi, che continua, malgrado la crisi, ha annunciato un pacchetto di nuove misure anticovid. La prima e più rilevante entrerà in vigore dal primo novembre. Segue il modello italiano del green pass ma prevedendo modalità diverse. Sul posto di lavoro verrà introdotta la regola così detta 3g, geimpft (vaccinato) genesen (guarito) e getestet (testato). A differenza però dal modello italiano i test anticovid saranno gratuiti e verranno eseguiti direttamente sul posto di lavoro. Una misura voluta e posta come condizione per votare il provvedimento dal partito socialdemocratico (Spoe), all’opposizione, della segretaria Pamela Rendi Wagner ex-ministra della salute di professione immunologa.

«Il lavoro non deve ammalare, perciò l’obbligo dei 3g, il green pass, nel commercio, nella gastronomia o altrove va considerato come tutela e non come punizione. Contemporaneamente – hanno sostenuto i socialdemocratici – rifiutiamo ogni misura di discriminazione di persone non vaccinate, a tutti i cittadini va garantito il diritto al lavoro con una offerta gratuita e di facile accesso». Non ultimo anche per evitare proteste e reazioni, come quelle accadute in Italia, ha specificato la Spoe. Con l’introduzione del green pass sul posto di lavoro cade l’obbligo di portare la mascherina.

Ma non è tutto. Il pacchetto anticovid contiene un piano graduale in 5 punti di gravità crescente che prevede tempi duri per i non vaccinati, un lockdown selettivo che colpirà soltanto loro. «Stiamo per imbatterci in una pandemia dei non vaccinati, la maggior parte dei pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati contro il Covid-19, deve essere chiaro a queste persone che hanno una grande responsabilità, abbiamo troppi procrastinatori ed esitanti, troppi che non si sono fatti vaccinare, vaccinatevi» ha esortato Schallenberg illustrando le nuove misure.

Ancora la situazione è a livello 1, ma se peggiora, con troppi ricoveri in terapia intensiva, fino al 30% dei posti disponibili, scatta l’allerta e il punto 5 , il lockdown, estrema ratio. Che però, anche secondo il ministro della salute, il verde Wolfgang Mueckstein, stavolta non dovrebbe colpire i vaccinati. Rimangono allora i non vaccinati che nel caso potrebbero uscire di casa soltanto per necessità quotidiane e per andare al lavoro. Totalmente contraria l’estrema destra della Fpoe di Herbert Kickl vicino ai no vax. «Dopo la regola 3g sui posti di lavoro arriva un altro attentato alle persone, è apartheid vaccinale pura». Contrari anche i liberali Neos.

* Fonte: Angela Mayr, il manifesto[1]

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