La strage quotidiana sul lavoro, nuova tragedia in Lombardia

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Avrebbe compiuto 47 anni tra due giorni, Maurizio Gritti, artigiano edile di Calcinate, sposato e padre di due figli di 16 e 17 anni, è morto ieri mattina in un cantiere edile di Pagazzano, nella Bassa bergamasca, dove con la sua piccola impresa stava partecipando ai lavori di costruzione di alcune villette. L’infortunio mortale arriva dopo i drammi costati la vita a Luana D’Orazio, morta lunedì a soli 22 anni a Prato, e a Cristian Martinelli, morto mercoledì a 49 anni in una ditta di Busto Arsizio (Varese). Anche per questo i sindacati di categoria di Bergamo hanno annunciato uno sciopero di due ore previsto per la giornata di mercoledì 12 maggio, quando si terrà anche un sit-in di protesta sotto la Prefettura di Bergamo.
Il dramma di ieri mattina si è consumato nel giro di una manciata di minuti. Erano da poco passate le 10 quando Gritti era impegnato a muovere alcuni manufatti in cemento: «Dopo aver scaricato con la gru dall’autocarro alcuni grossi manufatti formati ciascuno da tre pannelli di cemento – ricostruisce Ats -, provvedeva ad appoggiarli al suolo nell’area di cantiere. Per mantenerli in posizione eretta, li aveva quindi stabilizzati con l’ausilio di paletti in legno. Mentre stava operando da solo nelle immediate vicinanze di uno dei manufatti, questo è caduto a causa, presumibilmente, dell’improvviso cedimento o spostamento dei sostegni in legno».
Nessuno ha assistito alla tragedia ma i colleghi di lavoro del cantiere hanno chiamato il 112 non appena si sono resi conto di quanto accaduto. Il manufatto ha schiacciato Gritti, che è morto sul colpo: vani i soccorsi. «Al prefetto di Bergamo chiederemo di intervenire presso il governo perché venga riattivato subito il Tavolo della salute e della sicurezza costituito presso il ministero del Lavoro», chiedono Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Bergamo, annunciando lo sciopero.
Il ministro Andrea Orlando, che oggi sarà a Prato, ha annunciato «un concorso per duemila assunzioni per l’Ispettorato nazionale del lavoro» ed ha «scritto a tutte le Regioni per chiedere di verificare i livelli di organici nelle Asl che hanno il compito i controlli».

* Fonte: Massimo Franchi, il manifesto



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