Stati Uniti. Federal Reserve: i millennial neri 17 volte più poveri dei bianchi
NEW YORK. La Federal Reserve ha pubblicato un’analisi riguardante i divari di ricchezza tra i millennial più anziani, nati negli anni ’80: se il bilancio complessivo sembrerebbe essere positivo perché si registra un restringimento del gap economico tra questa generazione e quella precedente, il rapporto mostra anche che nel 2019 le famiglie millennial bianche potevano contare su una ricchezza media di 88mila dollari, quattro volte quella delle famiglie ispaniche (22mila dollari) e più di 17 volte la ricchezza media delle famiglie millennial nere (5mila dollari).
MENTRE LE FAMIGLIE bianche e ispaniche hanno visto un miglioramento nella produzione di ricchezza e nello stile di vita, lo studio afferma che le famiglie nere hanno sperimentato il contrario: sono scese ulteriormente al di sotto delle aspettative di ricchezza tra il 2007 e il 2019.
La Fed di St. Louis ha evidenziato che tutti e tre i gruppi avevano livelli di reddito in linea con le aspettative, indicando che i guadagni non stavano impedendo l’accumulo di ricchezza.
Quello che il rapporto suggerisce è che uno dei motivi per cui i millennial neri più anziani stanno scendendo sempre di più al di sotto delle aspettative di ricchezza è il loro sbalorditivo debito contratto da studenti per poter terminare gli studi universitari: circa l’87% degli studenti neri chiede un prestito per poter proseguire gli studi a un livello superiore, mentre solo il 60% degli studenti bianchi si vede costretto a farlo. Rispetto ai loro coetanei bianchi, inoltre, il debito degli studenti neri dopo la laurea è ancora maggiore, in media, di circa 7.400 dollari.
SECONDO LA FEDERAL RESERVE i mutuatari neri di età inferiore ai quaranta anni hanno anche maggiori probabilità di essere in ritardo sui pagamenti rispetto ai mutuatari bianchi o ispanici e i laureati neri hanno quasi cinque volte più probabilità di insolvenza rispetto ai loro coetanei bianchi.
Il divario di ricchezza razziale è uno dei motivi per cui alcuni politici e legislatori stanno spingendo l’amministrazione Biden verso la cancellazione del debito studentesco.
Diversi esperti hanno già mostrato dati che sostengono la tesi per cui le comunità di colore sarebbero uno dei gruppi che trarrebbe il massimo dei vantaggi da un eventuale piano di cancellazione del debito studentesco.
IN QUESTO MOMENTO, sembra che questo divario socioeconomico non sia vicino alla sua «spontanea» riduzione. Come hanno scritto gli autori del rapporto della Fed di St. Louis, Ana Hernández Kent e Lowell Ricketts, «dato il grande deficit di ricchezza e la tendenza negativa, le disparità tra i millennial neri più anziani sono destinati a persistere con l’invecchiamento di queste famiglie, inibendo la loro piena partecipazione all’economia». Come a dire che anche a fronte di un avanzamento culturale e lavorativo il divario economico razziale permarrebbe.
Dei passi avanti si iniziano fortunatamente a fare: dopo aver annunciato ulteriori misure di riduzione del prestito studentesco, i senatori democratici hanno chiesto alla nuova amministrazione di cancellare 50mila dollari di debito del prestito studentesco. Inoltre è stato annullato il debito per 41mila studenti con disabilità ed è stato rimosso l’obbligo di presentare la documentazione del reddito per oltre 230mila mutuatari.
«ABBIAMO ULTERIORI ottime notizie per molte persone che hanno il carico del debito studentesco sulle loro spalle», ha poi annunciato il leader della maggioranza Dem al Senato Chuck Schumer, parlando a fianco dei senatori Elizabeth Warren e Bob Menendez.
Sono gli autori di un emendamento al disegno di legge di stimolo economico da 1.900 miliardi del presidente Joe Biden che ha fatto in modo che i prestiti studenteschi non debbano essere inclusi nella dichiarazione dei redditi.
* Fonte: Marina Catucci, il manifesto
Foto di Claudio Bianchi da Pixabay
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