Grecia. Dopo i pestaggi polizieschi, sotto attacco due giornali della sinistra

Grecia. Dopo i pestaggi polizieschi, sotto attacco due giornali della sinistra

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Dopo i pestaggi per strada e nelle celle della questura è arrivata l’ora dell’informazione. Due «smentite» con avvisi di querela e un mandato d’arresto emessi da poliziotti greci contro due giornali di sinistra nel fine settimana.

Il mandato d’arresto riguarda il giornalista Kostas Vaxevanis, direttore ed editore del coraggioso giornale domenicale Documento, uno dei due che ha denunciato le torture dentro la questura di Atene, in seguito alle grandi manifestazioni proprio contro la brutalità poliziesca.

Documento insieme con Efimerida ton Syntakton aveva pubblicato le testimonianze dei giovani manifestanti pestati duramente dentro le celle. Ventidue poliziotti, di servizio al settimo piano della questura, dove secondo le testimonianze avrebbero avuto corso le torture, hanno mandato una dura lettera di smentita ai due giornali. Documento ha pubblicato nella sua pagina web la smentita per intero, come impone la legge, senza alcun taglio. Ivi compresi i nomi dei poliziotti firmatari. Gli agenti però, evidentemente svelti con i manganelli ma poco avvezzi alla legge, hanno chiesto l’arresto di Vaxevanis per aver pubblicato i loro nomi, violato la loro privacy e quindi esposto a terribili minacce. Poiché il pubblico ministero difficilmente si sarebbe prestato a un atto simile, gli agenti si sono rivolti alla branca della polizia che reprime i delitti elettronici, che ha prontamente soddisfatto i colleghi.

Vaxevanis, che ha evitato per un pelo l’arresto in flagranza di reato, parlando con il manifesto accusa direttamente il governo: «I 22 poliziotti della questura che hanno osato attaccare un giornalista che ha fatto il suo lavoro, hanno solo interpretato la maniera in cui il premier Mitsotakis intende il giornalismo e i diritti dei cittadini: solo fastidi. I 22 hanno voluto mostrare fedeltà al premier, colpendo, stavolta non con i manganelli, nella direzione indicata da Kyriakos Mitsotakis, l’odiato nemico. L’autoritarismo è la loro legalità e chiunque eserciti il diritto di controllare il loro potere violerebbe la legalità. Non è un caso che Nuova Democrazia, piuttosto che condannare il mandato di arresto, come hanno fatto i partiti dell’opposizione, si è preoccupata di scoprire rapporti tra me e Syriza. Lo stesso fa con tutte le vittime dell’autoritarismo poliziesco: sono colpevoli per definizione visto che appartengono a un altro schieramento politico. È la democrazia dei compari e degli amici di partito. Il loro obiettivo non sono io e Documento. L’obiettivo è ogni mezzo d’informazione indipendente. Vogliono spianare ogni voce fastidiosa».

Documento è da sempre nel mirino della destra greca, poiché dispone di ottime fonti nel sistema giudiziario e non di rado procede a rivelazioni imbarazzanti.

Tempo fa Vaxevanis rivelò la campagna condotta dal governo Mitsotakis per impedire alle imprese di farsi pubblicità su Documento.

Anche Efimerida ton Syntakton, un giornale cooperativo, ha pubblicato regolarmente ieri la «smentita» con i nomi dei 22 agenti. Ma si è chiesto cosa volessero smentire i firmatari, visto che le denunce pubblicate non riportavano alcun nome, ma hanno sollecitato i responsabili della polizia a promuovere un’inchiesta interna. Anche Efimerida ton Syntakton ha lasciato intendere che la mossa dei poliziotti sia un atto politico richiesto dal governo. Per Syriza sarebbe una mossa promossa personalmente dal ministro dell’Ordine Pubblico Michalis Chrysochoidis, ex socialista, ora su posizioni di estrema destra.

Alcuni giorni fa fu consegnata al Parlamento un’indagine condotta dal 2019 per conto del governo da un commissione presieduta dal costituzionalista Nikos Alivizatos sulla polizia greca. L’indagine ha presentato un clima di omertà nel corpo di polizia, un senso di impunità e la totale indifferenza verso i diritti del cittadino. I risultati erano pronti da un semestre ma il ministero competente non si era interessato di riceverla.

* Fonte: Dimitri Deliolanes, il manifesto

 

ph by Original: User picolo of Athens Indymedia. Cropped and enhanced by Badseed, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons



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