Kenosha, Wisconsin. Suprematisti armati contro la piazza, uccisi due manifestanti
NEW YORK. Kyle Rittenhouse, un 17 enne dell’Illinois, è stato arrestato per aver sparato uccidendo due persone e ferendone una, durante un’altra caotica notte di manifestazioni a Kenosha, Wisconsin, dove non c’è pace dopo il tentato omicidio di Jacob Blake da parte della polizia.
Rittenhouse è stato arrestato a Antiochia, Illinois, mercoledì mattina dopo essere stato accusato di omicidio intenzionale di primo grado per la sparatoria avvenuta solo poche ore prima. Antiochia è a circa 30 minuti a sud-ovest di Kenosha, appena oltre la linea di confine dell’Illinois, da lì, come da altre zone limitrofe sono arrivati civili armati appartenenti alle sedicenti milizie di difesa del territorio.
LA SPARATORIA È AVVENUTA durante la terza notte di proteste e dopo che i manifestanti si erano scontrati con le forze dell’ordine vicino al tribunale della contea, luogo iconico di questa rivolta in quanto i poliziotti che hanno sparato a Blake non sono ancora stati incriminati.
La serata di martedì era stata una replica delle due precedenti con un alto livello di tensione tra polizia e manifestanti riuniti davanti alla barriera di metallo appena eretta a protezione del tribunale. C’erano stati lanci di bottiglie, pietre e fumogeni verso la polizia che aveva risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma, avvertendo ripetutamente la folla che la manifestazione a quel punto rappresentava una violazione del coprifuoco stabilito per le 20, e che tutti i presenti stavano rischiando l’arresto.
La folla alla fine era stata costretta a lasciare il parco, respinta per le strade della città dai gas lacrimogeni.
A quel punto la maggior parte dei manifestanti aveva lasciato l’area e un piccolo gruppo si era diretto verso una stazione di servizio a diversi isolati di distanza,dove aveva trovato un gruppo di uomini armati accorsi per «proteggere la proprietà».
CON IL PASSARE DELLE ORE, la stazione di servizio era diventata il vero luogo di tensione, con spettatori che guardavano dalle macchine parcheggiate e persone che si aggiravano per la strada, litigando e spingendosi a vicenda. La polizia, a bordo di blindati, si era avvicinata intimando alla folla di disperdersi, ma verso mezzanotte si sono sentiti gli spari.
Una delle vittime è stata colpita alla testa e l’altra al petto, ha detto lo sceriffo David Beth al Milwaukee Journal Sentinel. Una terza persona ha subito ferite da arma da fuoco gravi ma ritenute non mortali.
«Stavamo tutti scandendo “Black Lives Matter” – ha detto alla Associated Press un manifestante che era sul luogo, Devin Scott, 29 anni – e poi abbiamo sentito, boom, boom, e ho detto al mio amico, “Questi non sono fuochi d’artificio”. Ho visto questo tizio correre verso di noi con in mano una pistola enorme mentre tutto intorno la gente urlava e lo inseguiva, e lui ha ricominciato a sparare».
IL GOVERNATORE DEMOCRATICO del Wisconsin Tony Evers ha autorizzato 500 membri della Guardia Nazionale ad intervenire in appoggio alle forze dell’ordine locali di Kenosha, raddoppiando così il numero di truppe inviate, mentre l’ufficio del governatore ha dichiarato di star lavorando con altri Stati per portare rinforzi, e di aver anticipato l’orario del coprifuoco alle 19 .
Il duplice omicidio è avvenuto il giorno dopo la presenza alla convention repubblicana dei coniugi McCloskey, finiti sotto inchiesta per aver puntato un fucile AR-14 e una pistola contro i manifestanti pacifici di Black Lives Matter che passavano davanti alla loro casa, a St Louis, Missouri.
«SE TI DIFENDI e cerchi di difendere i valori in cui credi, quelli fondanti di questo Paese, la mafia democratica alleata coi media cercherà di distruggerti. Come è successo a noi – hanno detto alla convention -. La nostra proprietà privata era minacciata da marxisti liberal che marciavano urlando: “Non ci potete fermare”. Siamo usciti armi in pugno per difenderci. È un nostro sacrosanto diritto civile».
Informato degli eventi Trump ha subito scritto su Twitter : «NON sosterremo saccheggi, incendi dolosi, violenza e illegalità nelle strade americane».
* Fonte: Marina Catucci, il manifesto
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