Covid. Trump incetta tutta la produzione del farmaco antivirale remdesivir
Il dipartimento per la salute statunitense ha annunciato di aver acquistato cinquecentomila dosi del farmaco anti-virale remdesivir brevettato e prodotto dalla società farmaceutica Gilead. Il remdesivir è l’unico farmaco finora autorizzato negli Usa e in Europa per il trattamento del Covid. Il maxi-acquisto deciso dall’amministrazione Trump riguarda l’intera produzione del farmaco prevista per il mese di luglio, e il 90% della produzione di agosto e settembre. Per i prossimi tre mesi, accedere al farmaco fuori dagli Stati Uniti diventerà proibitivo, a meno di nuovi accordi commerciali che permettano alla Gilead di aumentare la sua capacità produttiva.
L’annuncio dell’amministrazione Trump è arrivato parallelamente alle dichiarazioni del virologo statunitense Anthony Fauci, a capo della task force anti-Covid statunitense, secondo il quale negli Usa si potrebbe arrivare fino a 100 mila nuovi casi al giorno se non ci saranno nuovi provvedimenti per contenere la pandemia. «Vogliamo garantire il remdesivir a ogni paziente americano che ne avrà bisogno», ha annunciato in perfetto stile America First il segretario alla salute Alex Azar, che prima di occuparsi della sanità americana era un lobbysta per l’industria farmaceutica. Per ogni trattamento di remdesivir, pari a circa 6 dosi, le assicurazioni sanitarie dovranno pagare un prezzo pari a 3.200 dollari, circa 2.800 euro.
Per ora, gli unici fornitori di remdesivir alternativi agli Usa si trovano in Asia. La Gilead ha ceduto la licenza per utilizzare il brevetto a nove aziende con sedi in Egitto, India e Pakistan per la distribuzione del farmaco in 127 paesi in via di sviluppo o con limitata capacità di accesso alle cure.
L’Europa rischia di rimanere senza l’unico farmaco ufficialmente approvato contro il Covid almeno fino all’autunno? Secondo Stefan de Keersmaecker, portavoce della Commissione Europea, «sono in corso negoziati tra Commissione e Gilead per riservare dosi di remdesivir agli stati europei». Anche se il contenuto del negoziato e strettamente confidenziale, è probabile che la Gilead provi a strappare all’Ue aiuti economici per aumentare la capacità produttiva in cambio di un allargamento delle forniture.
L’azienda farmaceutica bangladese Beximco ha iniziato invece a produrre il remdesivir senza rispettare il brevetto Gilead, grazie a una deroga permessa dall’Organizzazione Mondiale del Commercio per le crisi umanitarie. La richiesta di organizzazioni non governative come Medici senza Frontiere è che anche i paesi sviluppati imitino il Bangladesh e si muovano autonomamente per produrre farmaci e vaccini contro il Covid senza rispettare i monopoli stabiliti dai brevetti.
* Fonte: Andrea Capocci, il manifesto
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