by redazione | 15 Luglio 2020 9:42
Dalla campagna internazionale per il rimpatrio e la libertà di Simón Trinidad, ti invitiamo a unirti a un’iniziativa in occasione del suo settantesimo compleanno.
In concreto, ti invitiamo a inviare un saluto di solidarietà a Simon, che si trova in un carcere statunitense da oltre 15 anni.
CHI È SIMON TRINIDAD
Ricardo Ovidio Palmera Pineda (conosciuto come Simon Trinidad) è un colombiano, umanista ed economista di professione. È stato professore universitario e direttore di banca in Valledupar. È stato militante della Union Patriotica, il movimento nato nel 1985 dopo gli Accordi di Pace de La Uribe tra il governo di Belisario Betancur e le Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia – FARC.
Anni fa Simon è stato falsamente accusato di far parte della guerriglia dell’ELN. Arrestato, venne torturato all’interno di installazioni militari. Per questo, quando cominciò la “guerra sporca” contro la neonata Union Patriotica, Ricardo Palmera decise come molti uomini e donne di entrare nelle FARC per salvarsi la vita e continuare a lottare per le sue idee. Nelle FARC fu educatore, consulente, formatore.
Durante i colloqui di pace tra il governo di Pastrana e le FARC, Simon fu nominato portavoce al Tavolo delle Conversazioni. Quel ruolo gli ha provocato molta visibilità e per questo ambienti militari e mezzi di comunicazione hanno cominciato a presentarlo falsamente come membro dello Stato Centrale Maggiore e del Segretariato Nazionale delle FARC. Accusa che ha poi consentito al governo di Alvaro Uribe di arrestarlo a Quito nel 2004, deportarlo a Colombia e successivamente estradarlo negli Stati Uniti, dove è stato portato a giudizio con prove false e manipolazioni. Ricardo Palmera (Simon Trinidad) è stato condannato a 60 anni di carcere.
A questo si aggiungono le condizioni carcerarie di isolamento totale nel carcere sotterraneo di massima sicurezza di ADX, Florence, in Colorado.
Nel frattempo, in Colombia le FARC e il Governo colombiano hanno firmato un Accordo di Pace con il quale si è posto fine al conflitto armato. L’Accordo contempla una legge di amnistia e indulto per i guerriglieri. Tuttavia, Simon continua a rimanere in carcere.
Le condizioni di detenzione di Simon devono essere subito migliorate, ma l’obiettivo è il suo rimpatrio in Colombia per beneficiare del trattamento giudiziario speciale previsto dall’Accordo di Pace.
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