Bahrain, scarcerato dopo quattro anni l’attivista Nabeel Rajab

Bahrain, scarcerato dopo quattro anni l’attivista Nabeel Rajab

Loading

Nabeel Rajab finalmente è libero. A pochi giorni dal quarto anniversario dell’inizio della sua prigionia, il più noto difensore dei diritti umani del Bahrain è stato rilasciato ieri dalla prigione di Jau dove era stato rinchiuso per aver criticato il governo e la monarchia sui social e in alcune interviste televisive.

La sua famiglia, assieme ad amici e sostenitori, hanno accolto con gioia la notizia giunta inattesa. Rajab era destinato a rimanere in carcere fino al 2023 e non è chiaro se l’improvvisa decisione presa dalle autorità bahranite sia da interpretare come il segno di un ammorbidimento di re Hamad bin Isa al Khalifa. Il sovrano negli anni passati ha reagito ai raduni per la democrazia organizzati dall’opposizione – in buona parte formata da sciiti – usando il pugno di ferro e ordinando migliaia di arresti.

Nell’agosto 2018, 127 gruppi per i diritti umani, tra cui Human Rights Watch e Amnesty International, firmarono un appello per il rilascio immediato di Rajab, la cui detenzione è stata definita “arbitraria” dalle Nazioni Unite. La scarcerazione dell’attivista ha subito riacceso le voci dei tanti bahraniti che denunciano come le carceri del paese siano affollate di difensori dei diritti umani e di leader dell’opposizione.

* Fonte: Michele Giorgio, il manifesto



Related Articles

Guerra in Ucraina. Tutto già scritto nel piano della Rand Corporation

Loading

Il piano strategico degli Stati uniti contro la Russia è stato elaborato tre anni fa dalla Rand Corporation, che si autodefinisce «organizzazione nonprofit e nonpartisan», è ufficialmente finanziata dal Pentagono, dall’Esercito e l’Aeronautica Usa, dalle Agenzie di sicurezza nazionale

Se la nazione «Indispensabile» cambia rotta

Loading

Insicurezza Il G20 è costretto a riflettere su quanto sarebbe più insicuro un mondo senza l’argine del gendarme Usa 

Venezuela, il buio dopo Chavez

Loading

  Chavez e Castro quando erano in salute – Foto: gqitalia.it

Oggi doveva essere il giorno dell’insediamento di Hugo Chavez, dopo la vittoria elettorale alle elezioni presidenziali dell’ottobre 2012. Ma il caudillo bolivariano è a Cuba, ormai morente per il tumore che lo perseguita da mesi.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment