Quando la cultura si fa resistenza. Domani il Rojava a Venezia
Il 14 Febbraio alla Sala San Leonardo di Venezia ci sarà una giornata dedicata al cinema, musica e letteratura da Rojava e allo scambio con realtà letterarie, cinematografiche e musicali locali e basche.
San Leonardo è stata la sede del Padiglione Kurdistan (Planet K) alla Biennale di Venezia 2009.
Il Padiglione si era da subito convertito in luogo di incontri e incroci anche per altre nazioni senza stato, in particolare quella basca ma anche quella irlandese, attraverso una serie di iniziative (incontri tra letterature in lingue ‘vietate’, cinema, arte, musica) che hanno visto coinvolti artisti, intellettuali, scrittori dei tre territori.
Per questo a dieci anni da quella Biennale, kurdi e baschi ritornano a San Leonardo con questa giornata.
Da Rojava (Kurdistan siriano) ci saranno Sevinaz Evdike, regista e direttrice del Festival Internazionale di Cinema di Rojava e della Comune del Cinema di Rojava; Shero Hindi, regista ed attore e Mahmoud Berazi, compositore, autore delle colonne sonore di molti film realizzati e prodotti dalla Comune del Cinema.
Alla giornata parteciperanno, tra gli altri, anche lo scrittore Enrico Palandri e due musicisti baschi, Azibar Terreros e Billi Espinaco, che porteranno a Venezia i suoni della txalaparta, antichissimo strumento a percussione basco, e Orsola Casagrande, per Global Rights – associazione Società INformazione, che collabora all’iniziativa.
La giornata prevede un incontro/scambio tra scrittori, registi, musicisti, per conoscere la produzione della Comune del Cinema di Rojava, ma anche più in generale la situazione attuale del Kurdistan siriano, dopo l’invasione turca iniziata il 9 ottobre 2019.
All’incontro seguirà la proiezione del documentario di Shero Hindi, Dare Bi Tene (sui dengbej, cantastorie, delle varie nazioni che vivono in Rojava), del corto di Sevinaz Evdike, Mal, e del corto sul lavoro della Comune di Cinema di Rojava.
Quindi la giornata proseguirà con i suoni dei musicisti presenti.
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