Diritti Globali: ‘su migranti cambiati toni, non la sostanza’
ROMA, 04 FEB – “Criminalizzare le Ong, delegare il problema alla Guardia costiera e ai lager della Libia, ai campi della Turchia e a nuovi filtri nel Sahel, sigillare le frontiere è ancora il programma. Sono cambiati i toni, non la sostanza”.
E’ quanto afferma il 17/o Rapporto sui Diritti Globali, curato da Società INformazione Onlus di Sergio Segio e promosso dalla Cgil con l’adesione delle maggiori associazioni italiane impegnate sui temi dei diritti.
Tra gennaio e agosto 2019 la Guardia costiera libica – ricorda il rapporto – ha intercettato circa 6.000 persone in fuga verso l’Europa riportandole in quei centri di detenzione in cui “la crudeltà è la norma, come documentato dalle stesse Nazioni Unite”. “Migliaia di persone nelle carceri in Libia sono divenute ostaggio di una guerra le cui radici sono da ricercare nelle scelte di destabilizzazione e di neocolonialismo Usa e Ue”, tutto ciò mentre la popolazione sfollata e profuga, in ragione di guerre e riscaldamento globale, è cresciuta nell’ultimo decennio in maniera esponenziale: 43,3 milioni di persone nel 2009, quasi 71 milioni nel 2018″.
(ANSA).
Related Articles
Costruire l’agenda comune del sindacato mondiale. Intervista a Susanna Camusso
Intervista a Susanna Camusso, dal 17° Rapporto sui diritti globali – “Cambiare il sistema”
Attribuiti i premi Diritti Globali al Festival LiberAzioni di Torino
I premi Diritti Globali al Festival LiberAzioni di Torino
Rapporto Censis, ‘l’Italia della ripresa e del rancore’
51° Rapporto Censis “sulla situazione del Paese”, il primo senza Giuseppe De Rita: interpretazioni contrastanti di uno scenario problematico. Un nuovo capitolo dedicato all’immaginario collettivo