Cop25. A Madrid il vero vertice sul clima occupa le strade

Cop25. A Madrid il vero vertice sul clima occupa le strade

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MADRID. È stato il giorno di Greta Thunberg ieri a Madrid e del grande corteo dei movimenti per il clima. L’arrivo della giovane attivista svedese, ispiratrice del movimento mondiale Fridays for Future, ha attirato l’attenzione mediatica nel quinto giorno di vertice Cop25. Sono finite in secondo piano le plenarie, gli incontri ufficiali, i rapporti e le dichiarazioni ufficiali. La giovanissima attivista svedese è arrivata negli spazi della Fiera di Madrid ieri mattina intorno alle 11, a sorpresa. E subito si è creato scompiglio.

«FINO A UN ANNO FA – dice Luca Lombroso, meteorologo e divulgatore presente in questi giorni a Madrid, e che ha assistito lo scorso anno alla Cop24 di Katowice – erano in pochi a riconoscerla, si presentava nelle sale della Conferenza delle Parti ed in pochi la conoscevano». Un anno dopo, questa sedicenne deve muoversi con un cordone di sicurezza che la protegga dalla ressa.

Ma Greta è arrivata a Madrid per partecipare al grande corteo dei movimenti per il clima del pomeriggio e per partecipare al controvertice che inizia oggi. Non come personaggio mediatico, ma come attivista. Lo ha ribadito anche nella conferenza stampa del movimento Fridays for Future, che ha avuto luogo nel pomeriggio, poco dopo le 16.30. «Non fate domande solo a me, sono una attivista come gli altri», ha detto rispondendo all’ennesima domanda rivolta solo a lei. Fin dalle 14 centinaia di giornalisti si erano messi in fila per entrare nel centro culturale La Casa Encendida per assistere a una conferenza stampa del movimento Fff Spain.Più di quattrocento i media accreditati, secondo quanto riferiscono gli organizzatori, solo per una breve conferenza stampa: «La nostra voce è sempre più forte – ha affermato Greta – abbiamo fatto tanti scioperi ma basicamente non è successo nulla». Azioni immediate per contrastare la crisi climatica: è la parola d’ordine dei movimenti che in questo 2019 hanno riempito più volte le piazze di mezzo mondo, ribattezzati «per il clima», per riassumere un contenuto che va oltre l’ecologismo e l’ambientalismo. «Abbiamo creato opinione – aggiunge ancora Greta Thunberg – abbiamo aumentato l’attenzione su questi temi, ma francamente non è abbastanza, non è una vittoria, perché quello che vogliamo è azione reale. Spero che la Cop25 porti a qualcosa di concreto, lo spero davvero».

POCO DOPO, alle 18, il grande corteo festoso dei movimenti per il clima inizia a sfilare per le strade di Madrid. Convocato da Fridays for Future e dalle piattaforme Alianza por el Clima, Alianza por la Emergencia Climática e 2020 Rebelión por el Clima, in coordinamento con la manifestazione di Santiago del Cile, il corteo si allarga alle vie laterali. Difficile definire facilmente i suoi contorni del corteo, difficile anche individuarne la testa. Moltissimi i bambini, accompagnati da genitori e nonni. Tantissimi i cartelli stampati in casa, con frasi in inglese: «non c’è più tempo da perdere», «domani sarà troppo tardi», «lottiamo per vivere», «se il pianeta muore, noi anche».

Presenti nel corteo anche i rappresentanti delle comunità indigene del Sud America. Slogan per la giustizia climatica e per l’azione immediata, urgente, per ridurre le emissioni di CO2. La «marcia per il clima» percorre come un fiume in piena il Paseo del Prado, il Paseo de Recoletos, infine il Paseo de la Castellana, fino a raggiungere Nuevos Ministerios, dove si tiene a serata inoltrata un grande concerto e la lettura di un manifesto. Il gigantesco boulevard madrileno che percorre la città da sud a nord si riempie quasi come ai tempi dei grandi degli enormi cortei del periodo 2011-2014.

NEGLI ULTIMI ANNI, soltanto il movimento femminista è riuscito a portare tante persone in piazza, in occasione delle mobilitazioni dell’8 marzo del 2018 e del 2019. Con l’occasione del vertice Onu sul clima, che si sta tenendo nella capitale spagnola dal 2 dicembre scorso, sono arrivati in Spagna moltissimi attivisti, membri di organizzazioni ecologiste e ambientaliste di tutto il mondo. Lungo il percorso, quando il corteo arriva nella piazza di Cibeles, dove si trova il palazzo del comune, il fiume in piena della manifestazione viene alimentato da un altro affluente: dalla calle de Alcalà arriva un’altra colonna. L’emergenza climatica è ora parola d’ordine anche a Madrid.

* Fonte: Lorenzo Pasqualini, il manifesto

 

Foto di NiklasPntk da Pixabay



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