Modello Marchionne. Fca-Uaw, finto «centro di formazione» per corrompere il sindacato

Modello Marchionne. Fca-Uaw, finto «centro di formazione» per corrompere il sindacato

Loading

Come si corrompe un sindacato. Un centro di formazione gestito congiuntamente da Fca e dalla United automobile workers (Uaw), lo storico sindacato dei metalmeccanici americani. Era da qui che i tre manager di Fca pagavano i capi di Uaw. Era Jerome Durden, manager Fca, a gestire le finanze del centro e ad elargire tangenti e regali ai capi con cui l’azienda guidata al tempo da Sergio Marchionne stava trattando il rinnovo dei contratti del 2009, del 2011 e del 2015. Oltre a Durden, si sono già dichiarati colpevoli l’ex capo delle relazioni sindacali di Fca Alphons Iacobelli e il funzionario Michael Brown.
Ora General Motors denuncia il sistema – di cui Marchionne viene considerato figura «centrale nel concepire, eseguire e sponsorizzare l’attività fraudolenta» – e i vantaggi sul costo del lavoro che Fca ha avuto per quasi un decennio.
Per il vicepresidente esecutivo di GM – non solo «capo dei consulenti legali» – Craig Glidden «Fca è stato il chiaro sponsor di azioni illecite pervasive, pagando milioni di dollari in tangenti per ottenere concessioni dal sindacato. La manipolazione del processo di contrattazione collettiva da parte di Fca ha comportato ingiusti costi di manodopera e vantaggi operativi, causando danni a GM».
Fca è stata in grado di ridurre i costi del lavoro perché il sindacato le ha permesso di assumere più lavoratori temporanei e meno pagati di quelli GM. «Molti dei vantaggi che Fca è stato in grado di ottenere sono stati negati a GM. Questo faceva parte della cospirazione », ha specificato Glidden.
Dal 2007 la Uaw ha deciso che i nuovi assunti sarebbero stati pagati meno dei lavoratori di vecchia data, istituendo un “secondo livello” di dipendenti che erano stati pagati di meno. Fca ha più lavoratori di secondo livello rispetto ad ognuno dei suoi concorrenti di Detroit: Ford e GM.
Il Center for Auto Research, un gruppo di esperti del settore, ha calcolato all’inizio di quest’anno che il costo totale del lavoro di Fiat Chrysler, compresi salari e benefici, era di circa 55 dollari all’ora, dandogli un vantaggio di 8 dollari all’ora su Gm e di 6 su Ford.
Secondo Jp Morgan, General Motors potrebbe cercare di ottenere da Fca fino a 6 miliardi di dollari di danni dall’azione legale avviata.
Naturalmente è il sistema americano, con il sindacato unico, ad essere permeabile alla corruzione. Dopo aver lasciato la Fiat Chrysler, Iacobelli è andato al dipartimento delle relazioni sindacali di GM nel 2016. Dopo la sua incriminazione nell’agosto del 2017, è stato sospeso e licenziato il dicembre successivo. Allo stesso modo il vice presidente dell’Uaw Joe Ashton – che è stato anche membro del consiglio di amministrazione della GM – è ora indagato con l’accusa di aver ricevuto milioni di dollari in tangenti da un appaltatore che ha realizzato orologi per i membri del sindacato. Ben 58mila orologi acquistati attraverso il centro di formazione congiunta questa volta Gm-Uaw, sono però ancora in deposito cinque anni dopo.
Nell’inchiesta su Fca gli orologi regalati sono molti meno. Ma molto più costosi.
Ieri intanto è andata in onda la difesa Fca affidata a John Elkann. All’Investor day di Exor, la cassaforte di famiglia prima socia di Fca, il presidente di entrambe ha commentato la causa di GM con queste parole: «Noi consideriamo che questa sia una causa che verrà trattata nei luoghi adeguati. È priva di fondamento e come tale non ci preoccupa. Personalmente mi dispiace che si coinvolga una persona che ha fatto tanto come Sergio Marchionne e che non è qui e non può difendersi», ha aggiunto. Dall’altra parte dell’oceano invece ha parlato l’ad di GM Mary Barra dicendo che la decisione di fare causa a Fca non «l’abbiamo presa con leggerezza».
Le accuse saranno anche «prive di fondamento» e però il mercato pare spaventato e Fca ieri ha perso un ulteriore 3,7% a Milano con Exor a -2,8%.

* Fonte: Massimo Franchi, il manifesto

 

photo by Thomas Good [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]



Related Articles

Grecia. Isola in vendita a causa della crisi

Loading

Un’Isola privata in Grecia   Un’Isola privata in Grecia Deanna Keahey

Sono tempi duri per i proprietari delle isole greche. Alle prese con una nuova tassa sulla proprietà  imposta dalla troika e tassi d’interesse alle stelle, sono costretti a vendere al ribasso. I potenziali acquirenti, comunque, dovranno fare i conti con la burocrazia locale.

Fiumana contro l’articolo 8

Loading

L’attacco alla democrazia non è una storia a episodi. Gli ultimi risvolti, da Marchionne all’art. 8, fanno parte dello stesso quadro. Sono un salto nel buio. «Vuol dire tornare all’800» ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, ospite venerdì sera di Fiumana 2011 – la festa della Fiom e dei movimenti in corso a Torino – in un dibattito vivace e partecipato con Fausto Bertinotti, Sandra Bonsanti e Sergio Cofferati.

Il virus ferma le fabbriche a Lodi e Milano

Loading

Lodi e Milano, altà intensità di multinazionli: stop di almeno di 15 giorni. Catalfo: copertura per la «ordinaria». Commercio e turismo: aiutate anche noi piccoli

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment